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Gianni Vattimo, telefonata con Papa Francesco: "Un'Internazionale comunista, lui cambierà il mondo"

Cristina Agostini
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Il filosofo Gianni Vattimo si ritrova al centro di una polemica per la telefonata ricevuta da Papa Francesco che lo aveva chiamato dopo aver letto il suo ultimi libro Essere e dintorni. Bergoglio, riporta il Corriere della Sera, non lo ha convertito: "Non mi sono convertito ora! Io mi dichiaro credente da tempo. Resto ciò che sono stato, ovvero un cattocomunista". Leggi anche: "Immigrati, c'è solo una via". Papa Francesco, interferenza dal Vaticano Per Vattimo Papa Francesco è "una delle rare figure nel mondo, anzi forse l'unica, in grado di capeggiare una trasformazione radicale dell'attuale quadro sociale ed economico". E in questo senso Bergoglio è rivoluzionario: "Non mi aspetto certo che Bergoglio si metta a fare il capo comunista di un movimento, sarebbe assurdo. Papa Francesco è ovviamente legato all'ortodossia della fede". Ma non nega di aver perorato quando si trovava a Buenos Aires "la causa di una nuova Internazionale comunista e insieme papista con Francesco come suo indiscusso leader, l'unico capace di guidare una rivoluzione politica, culturale e religiosa contro la strapotere del denaro. Ma si trattava di una mia ipotesi e certo non ho trascinato nella nostra telefonata il Papa su questo terreno, non ne abbiamo parlato. Era una provocazione. Poi eravamo in Sud America...". Insomma, "Penso che da quell' area geografica possano arrivare grandi novità per il futuro del mondo. Ritengo che papa Francesco rappresenti solo l'inizio di questo processo".

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