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Corona condannato a cinque anniMa è sparito: lui non si trova

Ribadita la condanna d'Appello per il ricatto a Trezeguet per una foto con una donna. Ma del manager dei fotografi non c'è traccia. La Digos: "E' sparito"

Giulio Bucchi
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Andrà in carcere per 5 anni: è definitiva la condanna di reclusione per estorsione aggravata inflitta a Fabrizio Corona. Lo ha stabilito la Seconda sezione penale della Cassazione, respingendo il ricorso della difesa. Ma c'è un piccolo particolare: di Corona non c'è traccia. A Milano sotto casa sua, dalla madre e in ufficio, gli uomini della Digos lo cercano, ma non lo trovano. Impossibile dunque eseguire l'ordine d'arresto. I colleghi del manager dei fotografi non rispondono: "Abbiamo l'ordine di non parlare".  E' sparito - In mattinata, secondo un testimone oculare, i poliziotti - di fronte a casa di Corona in attesa della sentenza - gli avrebbero detto: "Signor Corona, mi raccomando non faccia scherzi". Lui li avrebbe rassicurati. Poi, nel pomeriggio, sarebbe andato in palestra per poi far perdere le sue tracce. Diverse volanti si trovano nella zona intorno a Corso Como nel tentativo di rintracciarlo, ma per ora non ci sono riusciti.  La condanna - Per quel che riguarda la condanna, piazza Cavour ha convalidato la sentenza della Corte d'Appello di Torino del 16 gennaio 2012 che aveva inasprito la sentenza di condanna di primo grado (3 anni e 4 mesi). Corona chiese 25mila euro all'ex attaccante della Juventus David Trezeguet per non pubblicare scatti che lo ritraevano con una ragazza. La condanna definitiva nei confronti di Corona non è la sola. Un'altra condanna definitiva (1 anno e 5 mesi) era già arrivata lo scorso ottobre da parte della Suprema Corte in relazione ai ricatti ai danni dei giocatori Adriano e Francesco Coco. Ricorso rigettato - Nel dettaglio, la Seconda sezione penale della Suprema Corte ha rigettato il ricorso presentato dai legali di Corona contro la condanna emessa dalla Corte d'Appello di Torino il 16 gennaio 2012. In primo grado la pena per Corona era stata più mite: il Tribunale di Torino, il 12 marzo 2010, gli aveva inflitto 3 anni e 4 mesi di reclusione. Nella mattinata di venerdì 18 gennaio la Procura della Suprema Corte, rappresentata da Sante Spinaci, aveva chiesto il rigetto del ricorso. La vicenda giudiziaria, prima di passare per competenza dalla magistratura di Torino, era venuta a galla nell'ambito dell'inchiesta del pm John Woodcock "Vallettopoli".   L'avvocato del calciatore  Il legale di Trezeguet, Ezio Audisio, aveva annunciato che "abbiamo trovato un accordo transattivo e siamo stati completamente risarciti in prossimità dell'udienza della Cassazione. Per questa ragione - ha aggiunto l'avvocato - non ci siamo costituiti parte civile nel terzo grado di giudizio.  

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