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Renzi porta l'ex capo dei vigili urbani fiorentini a Palazzo Chigi

Serena Cirini
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Da Firenze con furore. Antonella Manzione, ex capo dei vigili urbani fiorentini, approda a Palazzo Chigi. Per lei, come rivela Dagospia, è pronta la carica di capo del Dipartimento legislativo. Laureata in legge e docente a contratto di "diritto della polizia locale" in alcuni atenei, è autrice del libro Martina va alla guerra, ispirato a una storia di mobbing. Il suo nome va ad aggiungersi alla lunga lista degli ex collaboratori di Renzi che, partiti come funzionari o amministratori locali, hanno velocemente guadagnato una poltrona nella capitale. Gli uomini di Renzi - Prima di lei, la stessa "fortunata" promozione era toccata Luca Lotti (ex capo di gabinetto a Palazzo Vecchio e ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio), Simona Bonafè (ex assessore a Scandicci e oggi membro della dirigenza Pd), Maria Elena Boschi (ex consigliere giuridico del sindaco di Firenze, adesso ministro per le Riforme) e Dario Nardella (ex vicesindaco, deputato e futuro primo cittadino di Firenze).  Una questione di famiglia - Prima di lei, a occupare l'incarico di capo del dipartimento legislativo, c'era Carlo Deodato: un dirigente dello Stato che aveva lavorato come capo di gabinetto e capo ufficio legislativo in una dozzina di ministeri. Un curriculum innegabilmente diverso da quello della vigilessa Manzione che, pur apprezzatissima dai suoi concittadini, prima d'ora non aveva mai ricoperto un incarico di levatura nazionale. Va ricordato, infine che Domenico Manzione, fratello di Antonella, è stato sottosegretario agli Interni nel governo di Letta. In quell'occasione, il magistrato toscano non si era fatto troppi problemi a spiegare le ragioni della sua nomina: "Amicizia, stima e affetto personale". Quello della sorella con Letta, molto probabilmente. 

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