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Quirinale, la soffiata per il dopo-Napolitano: chi salirà al Colle

Andrea Tempestini
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I bookmakers non sbagliano mai, o quasi. E dunque non è un'idea peregrina quella di affidarsi alle loro previsioni per scoprire con un poco di anticipo chi salirà al Quirinale dopo le imminenti dimissioni di Giorgio Napolitano. La loro previsione? E' infausta. Già, perché in pole position c'è Romano Prodi, favorito nella corsa alla presidenza della Repubblica. Dopo la "fucilazione" del 2013 il Professore potrebbe avere una seconda possibilità per salire al Colle, anche se continua a ripetere di non essere interessato all'incarico (anche se ci credono in pochi). Parola alle cifre: Prodi, secondo Paddy Power, è quotato a 8, davanti al giurista Stefano Rodotà, ex candidato grillino (che poi, però, lo apostrofarono come "zombie"), quotato a 9. Il "migliore possibile" - In terza piazza a pari merito ecco Emma Bonino e Walter Veltroni, entrambi a 11 volte la posta. A maggiore distanza ecco la truppa dei "diciassette", ossia quelli quotati 17 volte la posta: Massimo D'Alema, Giuliano Amato, il titolare dell'Economia Pier Carlo Padoan, Mario Draghi, Roberta Pinotti e anche Laura Boldrini. Tra i quotati non manca colui il quale, pochi giorni fa, si è auto-incoronato come "miglior presidente della Repubblica possibile", ossia Silvio Berlusconi, dato a 26. Tra gli ultimi nomi in gioco ci sono Anna Finocchiaro, Piero Fassino, Dario Franceschini e Pierferdinando Casini, anche loro, come il Cav, quotati a 26. Il ventaglio dei nomi si conclude poi con quelli più improbabili, dati a 41, che sono l'ex Guardasigilli Paola Severino, Pietro Grasso e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

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