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Santanché: "Berlusconi andrà in carcere"

Il Cav in cella: visto da Benny

La Santanchè conferma quanto scritto da Belpietro il 28 luglio: "Né domiciliari, né servizi, né messa in prova. Ora mettano in cella un uomo come lui"

Andrea Tempestini
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Lo aveva già scritto il direttore di Libero, Maurizio Belpietro, sul quotidiano di domenica 28 luglio. Belpietro riportava un colloquio con Silvio Berlusconi, che a pochi giorni dalla sentenza della Cassazione nel processo Mediaset spiegava: "Se mi condannano voglio andare in cella". Un "indiscreto" che aveva infastidito i legali del Cav, Franco Coppi in particolare: la richiesta, alla vigilia della pronuncia delle toghe, era quella di mantenere il silenzio assoluto. La conferma - Ora la sentenza è già storia, tutti sanno come è andata: Berlusconi condannato a quattro anni di galera. Nessuno sconto. Dovrà essere rimodulata l'interdizione dai pubblici uffici: l'ex premier verrà condannato anche all'esilio politico per un periodo che varia da uno a tre anni. E ora che la sentenza è già storia, una conferma a quell'indiscrezione riportata da Belpietro arriva anche da Daniela Santanchè: "Berlusconi non chiederà né gli arresti domiciliari, né la messa in prova, né l'affidamento ai servizi sociali". Protesta estrema - La pitonessa non ha dubbi: "Berlusconi va in carcere. Gli italiani devono sapere che si mette in carcere un uomo come Silvio Berlusconi". E in effetti, nonostante l'età del Cav, la possibilità c'è, come ha ricordato Marco Travaglio poche ore fa, gongolando sulla prima pagina del Fatto Quotidiano. Il Pdl, insomma, sfida le toghe, la giustizia e anche Giorgio Napolitano: il Cav, dopo una condanna che ritiene ingiusta, vuole andare in carcere. Una forma di protesta estrema e dalle conseguenze inimmaginabili. Grazia e Colle - La Santanchè, uscendo da palazzo Grazioli al termine del vertice del Pdl che ha seguito l'incontro dei capigruppo con Napolitano, conversando coi cronisti ha aggiunto: "Al Colle non abbiamo chiesto nulla. Non siamo abituati a chiedere ma a dare. E voi parlate con una persona che fa un po' fatica a mettere insieme due parole: grazia e Berlusconi". A chi domandava se i capigruppo azzurri avessero chiesto un salvacondotto al Capo dello Stato, la pitonessa ha risposto: "Io sono più per il ripristino della democrazia".

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