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Silvio Berlusconi, veto su Giulio Tremonti: non gli perdona il presunto golpe del 2011

Eliana Giusto
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Vanno bene tutti ma non Giulio Tremonti. A porre il veto sull'ex ministro dell'Economia è Silvio Berlusconi: il Cavaliere, sfumato il partitino con Vittorio Sgarbi Rinascimento, non vuole ricandidarlo in Senato, non lo farà tornare in Forza Italia e intende lasciarlo fuori da qualsiasi collegio. Leggi anche: Tremonti memoria-choc: "L'Italia ridotta in miseria solo per salvare i tedeschi" Se Sgarbi molto facilmente, e molto volentieri, riporta La Stampa in un retroscena, troverà posto nelle liste azzurre, Tremonti ne starà fuori perché secondo Berlusconi è "colpevole" di aver partecipato al golpe che nel 2011 segnò la fine del suo governo. Allora il ministro dell'Economia rifiutò di mettere la firma sotto 50 misure urgenti per lo sviluppo messe a punto da 4 colleghi di governo ispirati da Renato Brunetta. Un decreto che avrebbe evitato al Cav una figuraccia al vertice di Cannes con Nicolas Sarkozy e Angela Merkel. Tremonti da parte sua ha sempre negato di aver bloccato il decreto. Lo fece l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Io non c'entro con quello schifoso colpo di Stato fatto al servizio delle banche tedesche", ha detto durante una intervista su La7. Ma Berlusconi non se ne convince, soprattutto dopo aver letto l'ultimo libro di Roberto Napoletano Il Cigno nero e il Cavaliere bianco, dove si racconta che Tremonti alle sue spalle parlava male di lui. 

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