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Piero Fassino, il curriculum horror (e c'è anche una balla spaziale...)

Andrea Tempestini
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La classe dirigente si può permettere un curriculum - permetteteci il giudizio - osceno (guardate la fotografia). E non tanto per i contenuti, ma piuttosto per la forma. I comuni mortali per mettere nero su bianco il foglio con cui cercano impiego spendono ore del loro tempo e spremono meningi. Piero Fassino, per esempio, invece no. La Repubblica Torino ha infatti scovato e pubblicato il cv del sindaco di Torino: un foglietto che si distingue per la sciatteria e la noncuranza con cui è stato compilato. Scritto a penna, parte con inchiostro blu e parte con inchiostro nero: roba che di solito, quando finisce in mano all'ufficio del personale, viene stracciata con disgusto per poi rotolare accartocciata nel cestino delle scartoffie. Ma per il democratico Fassino non è così. Nel suo curriculum vengono scritti con sufficienza i suoi ruoli in politica; nessuna competenza viene specificata, men che meno gli interessi, figurarsi il voto di laurea, l'argomento della tesi e tutto il pregresso percorso di studi. Inoltre Fassino afferma di conoscere "francese, inglese e spagnolo". Sul francese e sullo spagnolo non ci si può esprimere, ma sull'inglese invece sì: il fatto che lo conosca è una balla spaziale. Un comune mortale, infatti, quando nel cv scrive di conoscere una lingua è perché quella lingua la padroneggia con particolare dimestichezza e disinvoltura. Eppure nel febbraio del 2014, quando pubblicò su YouTube un videomessaggio (in inglese), in qualità di sindaco di Torino venne sbertucciato ad ogni latitudine. No, l'inglese il buon Fassino non lo padroneggia con dimestichezza...

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