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Alba Parietti e quel fidanzato famoso in comune con Paola Ferrari: "Sono pentita per il no a Berlusconi"

Lucia Esposito
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Tutto su Alba Parietti. All'Arena di Massimo Giletti un lungo spazio è stato dedicato ad Alba Parietti. Lei stessa ha raccontato il rapporto con suo padre: "Io ho avuto un rapporto molto morboso ed edipico con mio padre, che mi difendeva sempre, era senza macchia e senza paura, aveva un'onestà, una lealtà, una forza... difendeva sempre i più deboli. Ha combattuto anche con Fenoglio. Il massimo lusso che si concedeva era fare il piacione. Mi dispiace di avergli regalato solo soddisfazioni come la sua ospitata a una Serata d'onore dedicata a me. Un uomo come lui avrebbe meritato soddisfazioni diverse dalla popolarità effimera di sua figlia. Io spero di essere stata a mia volta partigiana, imparando il coraggio che lui da antifascista mi ha insegnato ad avere". Il ricordo della mamma - Più complicato il rapporto con la sua mamma: "Con me aveva un rapporto molto discreto. Era una donna molto intelligente e fantasiosa. Da torinese aveva un io covato dentro. Ha scritto per settant'anni dei diari in cui ho trovato, scrivendo il mio libro su di lei, le risposte che non potevo più darmi. Sono riuscita a ricostruire qualcosa di lei trovando una cassettiera con un centinaio di diari. Io non c'ero mai, mi ha nominato una sola volta chiamandomi 'la bambina". Eccola poi ascoltare le parole che le dedica il figlio Francesco che l'accusa di essere troppo chioccia.   Gli amori  - "Io ho avuto degli uomini bellissimi in tutti i sensi. Ho scelto uomini molto affascinanti, magari con un po' di pancia, ma con grande personalità, senso dell'umorismo e fascino. Mai solo per i soldi. Christopher Lambert è stato l'uomo più bello del mondo con cui mi sono divertita di più. Io sono stata felice allo stato puro. E' un uomo che non ha mai avuto paura di amare, con la passione che ti immagini e sogni, che ti mette al centro dell'universo, gioca per farti piacere, con cui hai una passione fisica pazzesca". Gli amici - La sua amica di sempre Paola Ferrari ha raccontato che per lei Alba è come una sorella e che hanno avuto in periodi diversi fidanzati comuni: "Sono multiproprietà questi signori, loro si prestano molto. Ne cito uno dei nostri comuni fidanzati che ci tiene tanto e non vede l'ora di NON essere citato. E' Maurizio Salvadori, manager di Jovanotti. Lui fa finta di seccarsi. La Ferrari mi ha aiutato tanto a Italia 90", spiega Parietti.  E poi ancora la testimonianza di Marco Travaglio: "Con Alba ci conosciamo da ragazzini. Siamo nati nello stesso quartiere. Io me la ricordo da ragazza. Io ero più piccolo e pestifero, lei già all'epoca voleva stare al centro dell'attenzione, andava in giro tutta vestita di bianco e noi facevamo apposta a colpirla col pallone. Me la ricordo molto elegante che leggeva le letture in Chiesa, quando calcava il palcoscenico nella filodrammatica della parrocchia. Poi l'abbiamo ritrovata in televisione. Ci siamo incontrati dopo qualche anno e abbiamo fatto ricordi e rimpatriate. Lei sarà sempre una star". Il no a Silvio - Poi il capitolo Berlusconi: "Ho detto no a nove miliardi di Berlusconi pur avendo massimo rispetto per lui. Lo trovo molto più simpatico come persona di certi tromboni della sinistra che non mi hanno mai aiutato, anche se io resterò anarchica nel DNA. Vidi Raimondo Vianello con un certo imbarazzo promuovere la sua campagna elettorale. Poi anche Mike Bongiorno... Io temevo, con contratto di esclusiva, di non dire quello che pensavo. Silvio fu come al solito gentilissimo e simpaticissimo con Stefano Bonaga, ma per me era il demonio che voleva comprarmi col denaro. Nessuno poi più mi ha chiesto di cambiare le mie idee politiche né mi ha più voluto a Mediaset. Berlusconi mi rispetta avendo avuto il padre partigiano. Non sono stata in vendita, oggi mi dico che magari erano solo interessati al mio lavoro. Forse quella rinuncia è stata inutile perché la sinistra non mi ha riconosciuto neanche la coerenza".

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