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Rai, Pargone: L'Ultima Parola fuori dal palinsesto

Gianluigi Paragone

Nella prossima stagione di Rai 2 non c'è spazio per "L'Ultima Parola", nonostante gli ottimi ascolti. L'idea: proporgli un programma musicale

Andrea Tempestini
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Canterino e scanzonato, arrabbiato ed anti-casta, contro l'euro e contro l'Europa, Gianluigi Paragone è un conduttore scomodo. Troppo scomodo. Per tutti (i partiti). La soluzione? Farlo fuori. Nel nuovo palinsesto della Rai - che sarà presentato lunedì 24 giugno a Milano - non c'è spazio per L'Ultima Parola, la trasmissione d'approfondimento politico in onda nella seconda serata del venerdì su Rai2 condotta proprio da Paragone. Cancellata con un tratto di penna nonostante gli ottimi risultati: in alcune puntate il format è riuscito a raggranellare il 15% di share. Programma musicale? - In Viale Mazzini starebbero riflettendo sull'opportunità di proporre a Paragone un programma di costume e tendenza. Magari una trasmissione musicale, assecondando così la passione per chitarre e microfono dell'ex direttore de La Padania, che nella sua L'Ultima Parola si esibiva alla chitarra elettrica (indimenticabile il giubbottino di pelle modello-Fonzie). L'idea è quella di offrire a Paragone la possibilità di raccontare storie attraverso la musica. Palese l'obiettivo: tenerlo lontano dall'informazione politica e disinnescare la sua battaglia anti-Casta. Paragone, accerchiato, raccoglie solidarietà su twitter. E risponde con un cinguettio: "Ringrazio per la stima che state dimostrando ancora una volta verso #ultimaparola e la sua redazione". Pressioni e ospitate - Secondo quanto riportato da ilfattoquotidiano.it, contro Paragone si sarebbero schierati anche degli esponenti del Pdl, come il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, e l'ex ministro allo Sviluppo Economico, Paolo Romani, che avrebbero fatto pressioni sul dg di Viale Mazzini, Luigi Gubitosi. Paragone - entrato in Viale Mazzini in quota Lega Nord e protagonista di un mutamento che lo ha portato su posizioni differenti - paga la "svolta Grillina" e il "tradimento" al Carroccio, ora guidato da Roberto Maroni, con la cacciata dal palinsesto. Ne L'Ultima Parola ha ospitato le teorie anti-euro diClaudio Messora, il consulente per la comunicazione dei grillini, e quelle dell'economista Loretta Napoleoni, a sua volta vicina al M5S, proprio come Paolo Barnard, il professore promotore della "teoria monetaria moderna" apparso più volte in trasmissione. 

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