Autunno e inverno: per molti motociclisti è il periodo dell'anno in cui “mandare in letargo” la propria due ruote: colpa del freddo, della pioggia dei pericoli che con l'asfalto bagnato si moltiplicano. Ma c'è chi è invece pronto a sfidare ogni ostacolo legato al clima pur di non restare imbottigliato nel traffico cittadino, anche a rischio di possibili acciacchi legati proprio al fatto di spostarsi in sella esposti al maltempo e a temperature rigide.
Il nemico numero uno? La contrattura muscolare al collo
Primi fra tutti le contratture muscolari causate dai colpi d'aria fredda capaci di provocare dolori anche forti, oltre a irrigidire varie parti del corpo limitando i movimenti, in particolare a livello del collo, con il classico torcicollo. Come sa meglio di chiunque altro Andrea Bettinelli, motociclista fisioterapista e osteopata con centinaia di “casi” trattati, fra cui moltissimi pazienti bikers. “Categoria che in autunno e inverno è sicuramente più soggetta di altri ai possibili problemi fisici causati dal freddo proprio perché più esposti, con la percezione del freddo che, in sella su una tangenziale a 100 chilometri all'ora arriva ad “abbassare” la temperatura anche di dieci gradi”, esordisce, pronto a segnalare immediatamente anche un altro “nemico” della guida su due ruote d'inverno,
Freddo e pioggia spingono a una posizione di guida “stressa”
Strettamente collegato al clima freddo: “la posizione di guida non rilassata, provocata dallo stress di guidare su un fondo bagnato, magari con foglie che aumentano il pericolo di scivolate così come le strisce pedonali o le rotaie dei treni”. Condizioni che i motociclisti conoscono benissimo e “proprio per questo affrontano con un'attenzione ancora maggiore alla solita”, prosegue Andrea Bettinelli, “accentuando però una postura stressata che può trasformarsi in una maggior contrattura soprattutto a livello cervicale e delle spalle e che in soggetti che soffrono già di tensione muscolare può facilmente scatenare manifestazioni acute come dolore dorsale alto e ai trapezi e cervicalgia che in alcuni casi possono dare cefalea e difficoltà della messa a fuoco rendendo la guida ancor più stancante ".
Pochi esercizi prima di salire in sella possono fare molto
Come prevenire? “Premesso che un abbigliamento adeguato è la prima grande difesa – basti pensare che esistono persino guanti specifici da moto riscaldati da serpentine – ci sono alcuni esercizi che è possibile fare a casa prima di uscire per salire in sella: per esempio, stando seduti, muovere il collo in tutte le direzioni, molto lentamente, da destra a sinistra, dall'alto in basso, lateralmente a destra e sinistra e avvicinando l' orecchio alla spalla sullo stesso lato del corpo. Oppure, sempre seduti, tenere un bastone con le braccia tese davanti agli occhi, muovendolo dal basso in alto; o, ancora, con le braccia a 90 gradi, spostando il bastone a destra e sinistra tenendolo orizzontale. Così, scaldando i muscoli, ci si mette al riparo da possibili rischi per un viaggio di breve durata al freddo, da casa all'ufficio”.
Un corso di guida sicura insegna anche l'esatta postura alla guida
E se invece l'acciacco ha già colpito? “In quel caso si può intervenire risolvendo mediamente il problema in poche sedute e anche in fase di dolore acuto, a differenza di quanto spesso dicono, con un doppio risultato: liberare il paziente dal dolore e insegnargli come prevenirlo in futuro”. L'ultimo consiglio, da professionista della salute e del benessere e motociclista? “Frequentare un buon corso di guida, in particolare quelli specifici sul bagnato, ideali anche per imparare qual è la migliore posizione sulla moto. Perché anche “curando” la posizione in sella si possono prevenire diversi dolori”.
