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Weinstein, la vergogna di Asia Argento: "Lo sapevate che in Italia...?". La boiata per umiliarci

Giulio Bucchi
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La rabbia per il caso Weinstein ha giocato un pessimo scherzo ad Asia Argento. Su Twitter l'attrice italiana che ha rivelato di aver subito abusi sessuali da parte del potentissimo produttore americano da un paio di settimane sta ribattendo a muso duro a chi l'ha criticata per la denuncia tardiva, avvenuta 20 anni dopo i fatti incriminati. E di fronte alle (isolate) accuse ha pensato bene di spalare una buona quantità di fango sul suo (ex?) paese, dipingendo l'Italia come patria di maniaci sessuali, sessisti e buzzurri. Un bel ritrattino, che piacerebbe a Laura Boldrini. Peccato che occorra un po' di furbizia anche nel maneggiare gli stereotipi. Per esempio, quello sul delitto d'onore. E così sempre su Twitter la Argento è scivolata nel peggiore dei modi, scrivendo in inglese il seguente messaggio: "Sapevate che fino al 1981 in Italia uccidere vostra moglie se aveva tradito era legale? Si chiamava delitto d'onore". Il post si riferisce all'articolo 587 del Codice penale, che recitava "Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni. Alla stessa pena soggiace chi, nelle dette circostanze, cagiona la morte della persona che sia in illegittima relazione carnale col coniuge, con la figlia o con la sorella". L'articolo è stato abrogato nel 1981, ma come si capisce non stabiliva che l'omicidio d'onore (praticato da moglie o marito, indistintamente) fosse legale. Bensì imponeva un giudizio attenuato rispetto a un "normale" omicidio. Legge sbagliata, e cambiata. Ma l'immagine di un'Italia selvaggia, barbara e maschilista non muore mai e specialmente all'estero ha sempre il suo fascino. E può aiutare a rafforzare l'immagine di paladina delle donne. A chi la critica per le inesattezze, la Argento non trova niente di meglio che rispondere così: "Ti sembra normale dare un'attenuante ad un assassino perché sua moglie lo aveva tradito? Non era ABBASTANZA illegale, la pena era minore"... così può andare?".

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