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La Rai affonda in una voragine:bilancio in rosso di 150 mln

Il bilancio verrà discusso mercoledì in Cda. Tra le ragioni del crollo, il calo degli introiti pubblicitari e le enormi spese per Olimpiadi ed Europei

Andrea Tempestini
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  Le più aggiornate previsioni sul buco di bilancio in Rai fanno impressione. I dati saranno analizzati nel Cda di mercoledì 19 settembre. E il dg Luigi Gubitosi spiegherà ai consiglieri che alla fine del 2012 il bilancio di Viale Mazzini chiuderà con un passivo tra i 140 e i 150 milioni, rispetto alle previsioni, ottimistiche, dell'allora dg Lorenza Lei. Le ragioni del calo sono il clamoroso calo degli introiti Sipra ed i costi dei diritti sportivi (Europeio di calcio e Olimpiade). L'allarme - Le cifre furono anticipate dall'ex consigliere Nino Rizzo Nervo, che alla fine del 2011 votò contro la previsione della Lei: "Quando  Lei presentò il budget del 2012 capii subito che si trattava di una fotografia troppo positiva, quindi sbagliata, slegata da tutti gli autentici indicatori aziendali che dimostravano una evidente tendenza negativa. Dissi che a mio avviso, senza correzioni adeguate, il bilancio 2012 si sarebbe chiuso con un -170 milioni e con un indebitamento consolidato a quota 380 milioni", ha spiegato Rizzo nervo. Ipotesi dismissione - Tra gli errori del recente passato Rai, il mancato accordo dell'ex dg Mauro Masi con Sky sui canali digitali (la mancata intesa si è tradotta in un calo significativo degli introiti pubblicitari sul digitale terrestre). Viale Mazzini, da tempo, sta provando a intervenire, a correggere la rotta, ma la tendenza al rosso di bilancio continua. Così - oltre ai tagli e al recupero delle risorse interne - ora si pensa a una dismissione della sede torinese della Rai, al centro di un complesso progetto di ristrutturazione.  

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