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La sfida di Di Pietro a Bersani"Ma quali primarie, mi candido premier"

Silurato da Pd e Sel, il leader dell'Idv si mette a capo di una fantomatica coalizione di riformisti di centrosinistra

Nicoletta Orlandi Posti
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Silurato da Vendola e Bersani, Tonino Di Pietro salta le primarie e punta diritto a Palazzo Chigi. Lo ha detto lui stesso annunciando la candidatura a premier "di una coalizione di riformisti di centrosinistra che proponga un programma fatto si legalità, solidarietà e sviluppo per costruire un'alternativa alle destre riformiste e al governo Monti". Quanto ai protagonisti di quella foto di Vasto ormai ingiallita: "Se ci vogliono state Bersani, Vendola e compagnia bella bene, ma Idv va avanti puntando non sulle parole ma sui fatti. La differenza tra noi e quella finta coalizione di centrosinistra è che noi facciamo mentre loro alle parole fanno seguire i fatti. Io mi candido a premier". E ancora: "Bersani e Vendola negli ultimi due giorni hanno fatto due cose completamente diverse e incoerenti tra loro. Da una parte una 'Carta  degli intenti', che anche noi condividiamo, da un'altra si sono messi a votare la fiducia a una spending review sbagliata, e a provvedimenti del governo Monti che sono espressione dell'esatto contrario di quello che dicono i loro programmi". I referendum In una conferenza a Montecitorio Di Pietro tuona: "Ci sono problemi concreti che vanno affrontati nel nostro Paese, e invece in questo palazzo ogni giorno si parla ogni giorno di massimi sistemi, di accordi politici e di coalizioni che nascono e muoiono in una giornata. Si parla di matrimoni senza sapere cosa si porta in dote. Noi portiamo in dote cose concrete, ieri i 4 referendum oggi una proposta in difesa dei piccoli e medi imprenditori che sono fiore all'occhiello dell'Italia". Il leader dell'Idv dice di "guardare soprattutto ai movimenti e alle liste civiche per il suo movimento riformista di centrosinistra". Ma soprattutto spera nella delusione degli elettori di Vendola che difficilmente riusciranno a votare una coalizione con all'interno l'Udc di Casini.  La replica di Bersani Io non nego, e voglio essere molto chiaro, che si è creato un problema serissimo, che non abbiamo creato noi". Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta la posizione e le dichiarazioni del leader Idv, Antonio Di Pietro, rispondendo a una domanda in conferenza stampa.   Bersani ricorda che è "da mesi che Di Pietro e l'Idv hanno preso un'altra strada, altrimenti non mi spiego alcune posizioni inaccettabili e il coro di insulti". Per il leader Pd "gli italiani devono capire che noi facciamo sul serio e che non esiste che faremo una coalizione che si insulta a vicenda: su questo sono rigorosissimo".   Secondo Bersani, Di Pietro "ha fatto una scelta, non siamo stati noi a farla", e il leader del Pd ribadisce che "chi se la sente ci sta, chi non se la sente sta giù".

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