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Paolo Becchi, stoccata al governo: "Perché iscriversi all'università pubblica?"

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La crisi economica post-coronavirus travolge tutto, anche l'università. A darne conto Paolo Becchi che sul suo profilo Twitter ha denunciato quelle che saranno le condizioni dell'istruzione. "Lo Svimez lancia l'allarme sugli effetti della crisi innescata dalla pandemia:per le Università 10mila iscritti in meno, di cui due terzi al Sud. Credo che saranno molti di più: perché iscriversi ad una università pubblica che funziona come una privata telematica che costa meno?". Una chiara frecciatina al governo e a quel ministro dell'Istruzione, Lucia Azzolina, che ancora non hanno trovato la quadra su un tema di fondamentale importanza. 

 

 

Parole che fanno eco a quanto precedentemente espresso dall'editorialista di Libero: "È normale per i genitori pagare le tasse universitarie dei loro figli per tenere chiuse aule e biblioteche universitarie per il prossimo anno accademico?", si chiedeva giorni fa quasi retoricamente. L'apertura delle scuole infatti è prevista per settembre, ma la data effettiva rimane un mistero.

 

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