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Antonio Socci, numeri alla mano: "Perché Leu esprime il ministro Roberto Speranza?"

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“La notizia politicamente più importante di oggi mi sembra questa: al Senato l’azionista di maggioranza del governo è il centrodestra”. Così Antonio Socci ha messo in evidenza in un tweet i numeri emersi in Aula a sostegno dell’esecutivo di Mario Draghi, il cui asse si sta spostando sempre più a destra. “Leggo che al Senato - aveva scritto a caldo il giornalista di Libero - i voti del gruppo Pd, M5s e Leu al governo sono stati 110. Quelli di Lega e Forza Italia 115. Quindi Lega e Fi sono il gruppo maggiore”. 

 

 

“Sono mancati 23 M5s e 2 di Leu (su 6). Perché Leu esprime il (molto criticato) ministro della Sanità?”, si è domandato Socci, confermando il sentimento comune secondo cui Roberto Speranza non andava confermato. Va bene che in piena pandemia non è consigliabile cambiare il timoniere di un dicastero nevralgico, però in questo caso forse andava fatta un’eccezione, visto quanto è controverso il ministro di Leu. 

 

 

Dal voto di fiducia chi è uscito davvero con le ossa rotte è il M5s, che ha praticamente consegnato la maggioranza al centrodestra, rendendo di fatto morto sul nascere l’intergruppo con Pd e Leu. Anche a Palazzo Madama Lega, Forza Italia e i totiani di Cambiamo rappresentano la maggioranza con 118 voti a fronte dei 116 di Pd-M5s-Leu. E i numeri in favore del centrodestra possono ancora aumentare, dato che Matteo Salvini ha svelato che “nelle prossime ore” potrebbero esserci diversi parlamentari che passeranno al Carroccio. 

 

 

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