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Vittorio Feltri asfalta Enrico Letta: il Pd in agonia e lui fa festa, gli converrebbe tornare a Parigi

Vittorio Feltri
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Leggo con sorpresa che Enrico Letta è molto soddisfatto poiché il suo parti- to, alla luce degli ultimi sondaggi, è quello che gode dei maggiori consensi. Dalla gioia che ha manifestato si intuisce che il leader del Pd, oltre a capire poco di politica, non capisce niente neanche di numeri. Infatti non si è accorto, poveraccio, che i democratici non hanno conquistato nemmeno mezzo punto recentemente, il problema è che il suo maggior concorrente, la Lega, si è indebolito per effetto della propria partecipazione alla maggioranza in cui spiccano anche i cosiddetti progressisti.

 

Quindi le intenzioni di voto che riguardano i democratici non si sono incrementate, semplicemente sono calate quelle di Salvini, il quale non ha ancora completato il processo federativo nel centrodestra. Non solo, se teniamo conto della esplosione di Fratelli d'Italia, a pochi decimali dagli ex cattocomunisti, siamo di fronte a un trionfo delle formazioni conservatrici. Infatti Giorgia Meloni, se procede nella sua corsa entusiasmante verso il vertice della politica, presto, anzi prestissimo, si accingerà a fare il sorpasso sul Pd. E FdI, unica forza di opposizione, per giunta non becera, guiderà il gruppo dei pretendenti al "trono".

 

Quanto a Salvini, si può affermare che ha riportato alcune ferite sposandosi con Mario Draghi, però è tutt'altro che in crisi. Il suo elettorato è ancora saldamente ancorato al Carroccio e costituisce un gruppo nient'affatto perdente. L'unico che ha bisogno urgente di una terapia ricostituente robusta è proprio Letta, al quale consigliamo qualche ripetizione di aritmetica allo scopo di non sbagliare calcoli elementari. Auguri, professorino. Per ritrovare un po' di lucidità le converrà rientrare di corsa a Parigi.

 

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