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Vittorio Feltri e l'arbitro sotto accusa: "Se un'avance ardita diventa subito molestia"

Vittorio Feltri

Vittorio Feltri
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Hanno scoperto che anche in uno sport elitario quale la scherma si praticano molestie a tutto spiano. L'ultimo episodio che ha suscitato scalpore riguarda Emanuele Bucca, 42 anni, di Mazara del Vallo, arbitro di alto livello tanto è vero che è stato un apprezzato giudice anche alle recenti Olimpiadi di Tokyo. Questo signore è stato accusato da una ragazza aspirante arbitra di aver allungato le mani su di lei, in cambio di un appoggio onde assicurarle l'ingresso nei vertici della scherma.

Ovviamente non citiamo il nome della fanciulla per evitare code polemiche antipatiche. La ricostruzione dei fatti è la solita in questi casi. Lei si sarebbe recata nella stanza d'albergo di Bucca e questi, forse equivocando sulla disponibilità della signorina, ha cominciato a lanciarsi in corteggiamenti molto espliciti promettendole di aiutarla nel mondo sportivo.

 

 

PATTEGGIAMENTO - A quanto pare non accadde nulla di più della descritta pressione, tanto che, in seguito alla denuncia sporta dalla vittima, l'arbitro ha patteggiato, si è scusato e la faccenda pareva conclusa. Viceversa è scoppiato uno scandalo che ha invaso i giornali nazionali. Si pretendeva che il molestatore subisse una punizione più aspra. Ormai questo tipo di reato, un tempo tollerato come una marachella, è diventato grave e la stessa opinione pubblica chiede giustizia esemplare a prescindere dal fatto che la donna non abbia subito violenza.

Indubbiamente un uomo che tenta di abusare di una giovinetta promettendole una spintarella per fare carriera va non solo redarguito, ma anche sanzionato. Tuttavia non bisogna esagerare allorché l'approccio non sia sfociato in un rapporto forzoso. Pertanto non mi sembra opportuno eccedere nel condannare Bucca, a cui ci limitiamo a dire che il sesso è sopravvalutato e praticarlo non merita il rischio di essere incastrato dalla legge.

 

 

CALAMITA - Anche io da ragazzo ero un allievo schermitore e frequentavo una palestra in cui convivevano maschi e femmine, che non sempre si guardavano in cagnesco. Diciamo pure che i flirt nascevano e si spegnevano con una certa frequenza. Ricordo anche qualche piccolo incidente dello stesso tipo di quello accaduto a Bucca. Ma allora nessuno si sarebbe sognato di sollevare un pandemonio perché un ragazzo aveva toccato il sedere ad una ragazza. Oggi la questione delle molestie è diventata centrale. Basta una avance un po' ardita a scatenare il finimondo. Come non fosse noto che tra lui e lei esiste una calamita che talvolta funziona a senso unico. 

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