(Adnkronos) - HERBERT KAPPLER E LA CLAMOROSA FUGA DAL 'CELIO': Ferragosto del 1977, e' una calda serata in una Roma deserta. Anneliese Kappler , moglie del colonnello Herbert Kappler, condannato all'ergastolo per l'eccidio delle Fosse Ardeatine, sta per mettere in atto la clamorosa fuga del criminale nazista dall'ospedale militare del Celio, calandolo da una finestra dopo averlo chiuso in una valigia. L'espediente utilizzato per la fuga, che provoco' polemiche e un vero terremoto politico, consenti' a Kappler di rifugiarsi in Germania, dove mori' l'anno successivo, il 9 febbraio del 1978. Nel marzo del 1944 il colonnello delle Ss Herbert Kappler organizzo' la rappresaglia in seguito all'attentato di via Rasella a Roma, in cui persero la vita 33 soldati nazisti, secondo un piano che prevedeva l'esecuzione di 10 prigionieri per ogni tedesco ucciso. Si arrivo' quindi all'eccidio delle Fosse Ardeatine, in cui 335 italiani, in maggioranza civili ed ebrei, vennero ammazzati uno ad uno. Al termine della seconda guerra mondiale, Kappler venne arrestato dagli inglesi e consegnato all'Italia. Condannato all'ergastolo, venne rinchiuso nel carcere militare di Gaeta, dove resto' fino al 1975. Nel 1976, sofferente di cancro, Kappler venne ricoverato presso l'ospedale militare 'Celio' di Roma. L'anno successivo venne concepito e messo in atto il clamoroso piano di fuga per l'ex ufficiale nazista che la sera di Ferragosto venne calato da una finestra del terzo piano dell'ospedale. Ad attenderlo un'automobile, che riusci' a varcare i confini italiani e il giorno dopo raggiunse la Germania. E' li' che Kappler si stabilira' per i mesi a venire fino alla morte, che sopraggiunse il 9 febbraio del 1978. (segue)