Sanità: in Consiglio il Piano veneto 2019-2023, assessore 'può essere quello storico'
Venezia, 20 lug. (AdnKronos) - “Questo potrebbe essere un Piano storico, il primo che si occupa di sanità in un quadro di Autonomia della Regione Veneto. Per questo, tra le sue caratteristiche, c'è la flessibilità, per inserire agevolmente e velocemente le novità autonomiste che auspichiamo, e che in questa materia potrebbero essere consistenti”. Lo dice l'Assessore alla Sanità Luca Coletto, nel giorno in cui approda in Commissione del Consiglio regionale la Proposta di Piano Socio Sanitario Regionale 2019-2023, approvata dalla Giunta e trasmessa al Consiglio a fine maggio. “I contenuti dell'Intesa alla quale hanno iniziato a lavorare le delegazioni trattanti della Regione e del Governo – dice Coletto - potranno infatti avere un impatto rilevante su alcune principali aree d'intervento lasciate all'autonomia regionale come, solo per fare qualche esempio, la valorizzazione delle risorse umane del Servizio Sanitario Regionale, il sistema tariffario sia sotto il profilo del rimborso che della compartecipazione, la spesa farmaceutica, nuovi Lea”. “Sul piano tecnico – tiene a precisare l'Assessore – va subito sgomberato il campo dalla fake news per antonomasia, quella dei tagli. Questo nuovo Piano è in continuità con quello che volge al termine e, per questo, ha una precisa caratteristica: non si toccano, non si ridimensionano e tanto meno si chiudono gli ospedali pubblici, sui quali si è lavorato riorganizzando molto e bene dove serviva, così come sulla nuova geografia delle Ullss passate da 21 a 9 e sugli aspetti pratici dell'organizzazione, con la nascita di Azienda Zero e con la semplificazione amministrativa”.