
Carceri: fratello detenuto presenta esposto in Procura, ad Ascoli negate cure

Ascoli Piceno, 21 dic. - (Adnkronos) - La storia di un detenuto, la storia di tanti detenuti. E' quella di Nicola Pagano, 33 anni, raccontata all'Adnkronos dal fratello Giorgio, che ha presentato un esposto alla Procura di Ascoli Piceno, con tanto di cartelle cliniche allegate, per denunciare "gravi fatti accaduti nella casa circondaria di Ascoli Piceno". "Non mi fermerò finche' non verrà accertata la responsabilità di quanto accaduto a mio fratello e finchè non avrò giustizia per Nicola, al quale sono state negate cure adeguate e necesarie - dice Giorgio - c'e' stata negligenza da parte di medici e della direzione del carcere: mio fratello ha dovuto attendere nove mesi prima di avere una visita psichiatrica e ha tentato ben 5 volte il suicidio, nonostante nella sua cartella fosse stato scritto, sin dal primo tentativo, di tenerlo sotto stretta sorveglianza". "Se doveva essere sotto sorveglianza come ha fatto a tentare il suicidio cosi' tante volte - si chiede Giorgio - hanno detto che era un modo per uscire dal carcere, ma mio fratello stava male e, al contrario di quanto affermato, non è stato curato adeguatamente. Ora si trova in un struttura specializzata e speriamo che guarisca". Tutto inizia il 19 novembre del 2012 Nicola, arrestato per reati legati alla droga e alla tossicodipendenza, entra in carcere per un fine pena, ma dopo pochi mesi entra in depressione perdendo in breve tempo molto peso. Il detenuto chiede una visita psichiatrica che gli viene concessa dopo nove mesi e la dottoressa prescrive una terapia antidepressiva con dei farmaci che pero', denuncia poi Nicola, non ha effetto. (segue)
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