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Acconti d'imposta: stangata per chi non paga in tempo

Matteo Legnani
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Meno quattro giorni alla scadenza per il pagamento degli acconti delle imposte per il 2014, prevista per il 1 dicembre. Una scadenza che riguarda migliaia di lavoratori autonomi, imprenditori, associazioni e caf in tutta Italia. E che in tanti, secondo quanto riporta il quotidiano economico Italia Oggi, non saranno in grado di rispettare per mancanza di liquidità in cassa, puntando sul ravvedimento operoso o sulla rateizzazione del dovuto, se e quando avranno le relative disponibilità. Il pagamento tardivo, tuttavia, prevede dei costi aggiuntivi che è sempre Italia Oggi a riportare prendendo come base un importo non versato di 10mila euro. In caso di "ravvedimento sprint", cioè col pagamento effettuato entro il decimo giorno dalla scadenza, la sanzione è pari al 2% con un interesse dell'1%: il contribuente dovrà versare in tutti 10.202, 74 euro. In caso di "ravvedimento breve", cioè entro il 30° giorno, la sanzione sale al 3% fermi restando gli interessi all'1%: la somma da pagare sarà di 10.308,22 euro. In caso di "ravvedimento lungo", cioè entro i 60 giorni dalla scadenza, la sanzione sale al 3,75% con gli interessi fermi all'1%, e la somma complessiva dovuta sarà di 10.391,71 euro. Dal 61° giorno di ritardo in poi (cosiddetto "avviso bonario") le cose si aggravano perchè la sanzione si impenna al 10% della somma dovuta con gli interessi che sscizzano al 3,5%: per cui, incaso di un importo non versato pari a 10mila euro, il contribuente dovrà versare 11.086,30 euro. Se poi nscade anche il 90 giorno, l'avviso bonario si trasforma in "ruolo esecutivo", con la sanzione al 30% e gli interessi al 4: la somma da versare sarà si 13.400 euro.

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