Assicurazione auto, come sceglierla e risparmiare
Online, a tempo, a consumo: la guida di "Libero" nella giungla Rc Auto
Paghiamo più del doppio di quanto pagano gli automobilisti francesi o portoghesi. Così, le Rc Auto italiane, le più care del Vecchio Continente, si mangiano - in media - il 6,5% del nostro stipendio. Per l'associazione delle imprese assicuratrici (Ania) le tariffe sono diminuite del 6% da settembre, ma non è d'accordo l'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass), che parla di rincari del 20% in alcune zone d'Italia. Secondo l'Aci, paghiamo un premio medio di 560 euro circa ogni anno, tasse comprese, al quale va aggiunta la protezione del veicolo da incendio e furto che, pur non essendo obbligatoria, è comunque molto diffusa. Complessivamente la spesa media per automobilista si stima si avvicini intorno ai 740 euro. Il salasso è tale che in 3 milioni hanno deciso di fare i furbi e di circolare sprovvisti di assicurazione. Anche da cittadini onesti, però, risparmiare è possibile, a patto di mettere da parte la pigrizia. Solo il 10% degli italiani, infatti, cambia spesso polizza assicurativa, mentre nel Regno Unito lo fa un automobilista su due, in Europa uno su quattro. Eppure sul mercato è possibile trovare offerte più convenienti di quella che abbiamo già sottoscritto. Le tariffe delle compagnie variano spesso. E la spesa per l'Rc auto sostenuta da ciascun consumatore – lo dice l'Antitrust - può cambiare anche considerevolmente all'interno della provincia di residenza: fino al 20-30%. Perché non cambiare alla scadenza, quindi? Guide online Esistono diversi strumenti su Internet che possono aiutare nel risparmio. Primo avvertimento, però: evitare le fregature. Sembra impossibile ma c'è chi commercializza polizze anche temporanee, della durata di 5 giorni, senza verifica. L'ultimo, solo in ordine di tempo, è il caso dei siti internet www.autotranzit.it e www.tranzitior.com. I siti web degli intermediari devono sempre indicare i propri dati identificativi, l'indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l'indirizzo di posta elettronica e il numero e la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi. Prima regola, dunque, verificare quando l'offerta è fin troppo vantaggiosa. Sul sito internet dell'Ivass o al numero verde 800-486661 potete comunque trovare le informazioni necessarie. Sono tanti, in ogni caso, i siti attendibili che promettono di trovare l'offerta migliore. Si chiamano comparatori. Facile.it, assicurazione.it e supermoney.eu sono tra i più cliccati ma non certo gli unici. L'osservatorio di 6sicuro.it monitora costantemente i prezzi regione per regione, ricordando che il premio è determinato da ogni compagnia in modo diverso, basandosi su una serie di variabili come modello e uso dell'auto, età del conducente, chilometri percorsi in un anno. Criteri a cui va aggiunta l'imposta provinciale, che fa inevitabilmente aumentare, a volte non di poco, il costo della nostra assicurazione auto. L'aliquota è fissata al 12,50% che le Province possono aumentare o diminuire in misura non superiore a 3,5 punti percentuali. Ci sono poi i preventivatori Ne esiste uno anche “istituzionale”: il TuoPreventivatore dell'Ivass. Alcune compagnie tendono a “scordarlo”, ma i preventivi che otterrete online su questo sito per norma sono validi per 60 giorni. Su questi siti troverete sia assicurazioni tradizionali che assicurazioni online. La differenza principale: le prime seguono il cliente passo dopo passo dalla scelta della polizza, alla firma del contratto, fino ad un eventuale risarcimento, mentre le compagnie assicurative dirette non hanno agenzie sul territorio ed entrano in contatto con i clienti soltanto tramite telefono o via internet. C'è anche qualche applicazione per il cellulare per comprare la polizza direttamente con lo smartphone. La scelta, dipende dalle vostre esigenze. E anche da che tipo di cliente siete: se poco virtuosi, ad esempio, non è detto che le assicurazioni online convengano in assoluto. Se la benzina rincara sempre di più e avete deciso di utilizzare il meno possibile la macchina, poi, potrebbe fare al caso vostro la polizza “a consumo”, che paghi in funzione dei chilometri percorsi. E ci sono poi le polizze temporanee, con una durata inferiore all'anno, utili per un vecchio veicolo che si usa poco, e quelle sospendibili: vale 12 mesi ma per 30 giorni può essere sospesa. Il risparmio varia, secondo uno studio dei consumatori, dal 30 al 60%. Novità in arrivo Per la polizza a chilometraggio vi verrà installata la cosiddetta “scatola nera”. Uno strumento che, come spiega a Libero il sottosegretario allo Sviluppo Economico Simona Vicari, potrebbe presto diventare obbligatorio sulle auto di nuova immatricolazione, mentre sulle vecchie «l'assicurato avrà la possibilità di scegliere se installarle o meno». «Le scatole nere sono previste per legge e soltanto ritardi nel varo dei decreti attuativi hanno impedito una loro piena utilizzazione», spiega infatti Vicari. In pratica, l'apparecchio fornisce tutte le informazioni relative a una vettura nei 30 secondi che precedono l'incidente e negli istanti successivi. Con il risultato di far sapere alla compagnia i vostri comportamenti al volante e di premiare, così i virtuosi, magari con sconti sulla polizza. «È uno strumento indispensabile attraverso il quale passa l'allineamento delle tariffe assicurative, anche per livellare i divari tra Nord e Sud», spiega il sottosegretario, che sta mettendo a punto una riforma del settore Rc Auto, che dovrebbe arrivare in ottobre e che «va nella direzione del contenimento dei costi e di un aumento della trasparenza e che sarà accompagnata da modifiche mirate per la disciplina del risarcimento diretto e del bonus malus». «L'utilizzo della scatola nera», conclude Vicari, «eliminerebbe il contrassegno e tutti i documenti che portiamo nel libretto, con un abbattimento dei costi e della burocrazia». di Giulia Cazzaniga