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Paolo Savona, l'avvertimento drastico all'Europa: "Se ci bocciano il bilancio, siamo pronti a tutti"

Gino Coala
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Il pericolo che dalla Commissione europea arrivi una sonora bocciatura alla prossima manovra di Bilancio dell'Italia è sempre dietro l'angolo. Ipotesi alla quale il ministro degli Affari europei, Paolo Savona, non vuol farsi trovare impreparato. Ospite a In mezz'ora su Raitre da Lucia Annunziata, il ministro ha detto: "Spetterà al Parlamento decidere cosa fare ma è necessario un gruppo dirigente pronto a qualsiasi evenienza". Leggi anche: Manovra, Tria si piega a Salvini? Fonti della Lega: "L'impegno del ministro" Le parole di Savona rievocano lo spettro del "piano B", quell'ipotesi mai del tutto accantonata che l'Italia possa ritrovarsi costretta a prendere le distanze dall'area euro e dalle sue restrizioni. Limiti come quelli imposti dai tecnici del ministero dell'Economia, ai quali Savona manda un messaggio chiaro: "Non spetta ai tecnici decidere cosa fare, ma alla politica. I 50 miliardi ci sono, ma non vengono investiti in Italia, per questo bisogna fare delle riforme ma se convinciamo i mercati e l'Europa ci dà una mano, riusciamo a finanziare i nostri piani con i nostri soldi".

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