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Matteo Salvini svela la porcata della Bce su Mps: "Danni all'Italia per 15 miliardi"

Matteo Legnani
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Venerdì 11 gennaio, a mercati chiusi, la Banca centrale europea aveva reso nota una lettera una lettera con cui invita i vertici di Banca Monte dei Paschi ad azzerare i crediti deteriorati entro il 2026. Ieri, lunedì 14 gennaio, il titolo dell'istituto bancario senese ha perso a Piazza Affari circa il 10%. Una situazione che ha scatenato l'ira del vicepremier Matteo Salvini: “Il nuovo attacco della vigilanza Bce al sistema bancario italiano e a MPS dimostra ancora una volta che l'Unione Bancaria, voluta dalla UE e votata dal PD, non solo non ha reso più stabile il nostro sistema finanziario, ma causa instabilità, colpendo i risparmi dei cittadini e un sistema bancario, come quello italiano, che aveva retto meglio di tutti alla grande crisi finanziaria del 2008". Lo scorso novembre lo stesso Salvini aveva salutato senza entusiasmo la nomina dell'italiano Andrea Enria proprio al vertice della Vigilanza della Bce. Il suo nome, peraltro al pari di quelli degli altri candidati per quella posizione, era considerato dalla componente leghista del governo "troppo in continuità con il passato della Bce e del sistema bancario europeo in generale e non darebbero alcuna garanzia di discontinuità sulla supervisione bancaria". Salvini ha anche ricordato come "la stessa Corte dei Conti europea lamenta di non essere messa dalla Bce in condizione di controllare i motivi di decisioni così rilevanti per i portafogli dei risparmiatori. Questa trasparenza è necessaria per scacciare il dubbio che la Bce faccia un uso politico dei poteri che le sono attribuiti. L'ennesimo intervento a gamba tesa della Bce può creare un danno all'Italia da 15 miliardi". Leggi anche: Matteo Salvini, alla Bce eleggono Andrea Enria, l'italiano che lui non voleva

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