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Mario Draghi, il duro attacco: "Debito troppo alto? Addio alla sovranità"

Davide Locano
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Attacco al sovranismo, firmato Mario Draghi. Il monito del governatore della Bce è chiarissimo: "Un Paese perde sovranità quando il debito è troppo alto", perché arrivati a quel punto "sono i mercati che decidono". Dunque ogni decisione di policy "deve essere scrutinata dai mercati, cioè da persone che non votano e che sono fuori dal processo di controllo democratico". I riferimenti all'Italia appaiono più che evidenti. Draghi è intervenuto al Parlamento Ue, dove ha ribadito che "il debito viene prodotto da decisioni politiche dei governi", e "la sovranità viene persa a causa di politiche sbagliate". E ancora: "Quando il debito diventa così alto che ogni azione del governo deve essere scrutinata dal mercato" è troppo tardi per intervenire, ha ribadito. Il governatore ha ammesso come questo possa provocare "risentimento, ma ciò è parte della vita, è una situazione prodotta da decisioni prese dai governi". Leggi anche: Draghi, siluro contro l'economia italiana Dunque un passaggio riservato esplicitamente all'Italia, in cui di fatto Draghi conferma il taglio alle stime di crescita di Bankitalia e Fondo monetario internazionale. "L'Italia cresce meno rispetto al passato e significativamente meno rispetto alle aspettative", ha premesso. Un rallentamento che "vale anche per altri ma è più marcato in Italia". Tuttavia, considerata la tortuosa approvazione della manovra dopo la trattativa con Bruxelles per evitare la procedura d'infrazione, è ancora "prematuro ipotizzare la necessità di rettificare il bilancio, non abbiamo ancora i dati", ha concluso mister Bce.

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