Il lunedì nero delle tasse o, se volete, la festa della burocrazia: lunedì 30 settembre gli italiani dovranno far di conto, far carico di pazienza e adempiere a tutte le scadenze previste. Sul sito dell'Agenzia delle entrate c'è un ottimo schedario e spulciandolo ecco che il prossimo lunedì appare come il più nero dei giorni: 49 scadenze con lo Stato in 24 ore, senza contare le imposte comunali. Semplificazione - Unioncamere dice che le scadenze amministrative costano alle imprese circa 22miliardi di euro l'anno: troppi. La semplificazione era un sogno che, facendosi due calcoli, si è mestamente rivelato irrealizzabile. In attesa che le varie imposte vengano accorpate c'è da pagare: tanti soldi verranno versati proprio lunedì, anche se alcuni adempimenti sono solo burocratici e non comporteranno alcuno sborso. Però, anche per le scadenze free, bisogna compilare moduli, aspettare, sperare d'aver fatto tutto bene. Ci vuole pazienza. Le scadenze - Lunedì, insomma, sarà una giornataccia. Innanzi tutto ci sarà da presentare il modello Unico, poi c'è da pagare l'Irap e l'Iva. Lunedì sarà anche l'ultimo giorno per regolarizzare gli omessi del 2012, per presentare il modello 730 e per pagare la Tares. Il modello 730 riguarda i lavoratori dipendenti: possono comunicare al proprio sostituto d'imposta di non voler versare l'acconto o di versarlo in misura minore. La Tares, invece, è la tassa sui rifiuti che ha la sua scadenza a luglio, ma quest'anno parecchi comuni (tra i quali Milano) hanno deciso di posticiparla proprio al 30 di settembre. E queste sono solo le scadenze più importanti. Gli imprenditori, poi, dovranno ricordarsi di trasmettere via web all'Inps la denuncia Uniemens sui pagamenti effettuati nel mese precedente a dipendenti e collaboratori. Per tutti, ancora, c'è il bollo auto. E', inoltre, per saldare la quinte (e ultima!) rata dell'Unico a rate per le persone fisiche non detentrici di partita Iva. Ma non è tutto: lunedì è l'ultimo giorno utile per sananre la mancata presentazione della dichiarazione Imu per gli immobili per i quali c'è l'obbligo dal 2012. Perché, alla fine, non si sa mai: può sempre servire.