Milano, 27 giu. - (Adnkronos) - Sgravio di 28,5 milioni di euro sull'intero gettito precedentemente previsto con le nuove aliquote Imu approvate dal consiglio comunale di Milano questa notte alle 4, dopo 12 ore di confronto (17 i voti favorevoli, 4 contrari e nessun astenuto). Il consiglio ha modificato la proposta di delibera di giunta commisurando le aliquote in base alla classificazione e al prestigio degli immobili. Dello sgravio di 28,5 milioni di euro individuato, 15 milioni sono di riduzione a favore dei negozi e laboratori, 2,5 milioni di euro per le abitazioni popolari, 13 per gli immobili dati in affitto e 400 mila euro per le imprese start-up. Sono invece aumentati di 2,5 milioni di euro le imposte a carico degli immobili di lusso. Per la prima casa classificata in categoria A4, A5 ( abitazioni popolari e ultra popolari) l'aliquota sara' pari allo 0,36%. Le abitazioni A2, A3, A6, A7 l'aliquota rimane ferma a 0,4%. Mentre per le abitazioni A1, A8, A9 (abitazioni signorili, palazzi di pregio artistico, ville e castelli) salira' di 0,6%. Rimane inalterata l'imposta a 1,06% per le seconde case non locate, mentre quelle comprese nelle categorie da A1 a A9 locate con contratto registrato e' prevista una aliquota agevolata di 0,96%. Per gli immobili strumentali posseduti o locati a societa' start up (registrati dal 30 giugno 2010) l'aliquota Imu e' fissata a 0,76%. Riviste anche le aliquote riferite agli immobili strumentali utilizzati a fini commerciali e classificati come C1 che passano da 1.06% a 0,87% cosi' anche per la categoria C3 (laboratori per arti e mestieri) posseduti o utilizzati da artigiani. Modifiche anche per gli immobili non adibiti ad uso abitativo, commerciale ne' a scopo di lucro che rientrano nella categoria B (collegi, case di cura, ospedali, biblioteche, circoli) per i quali l'aliquota e' fissata a 0,88%. Per i fabbricati rurali strumentali, l'aliquota e' dello 0,2% (la minima prevista dalla normativa) considerata la particolare natura di tali immobili.