Pensioni, tagliano gli assegni. Coefficienti di trasformazione del montante contributivo, chi verrà penalizzato di più

sabato 13 giugno 2020
Pensioni, tagliano gli assegni. Coefficienti di trasformazione del montante contributivo, chi verrà penalizzato di più
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Pessime notizie dall'Inps sul fronte pensioni: è ufficiale l'aggiornamento dei coefficienti di trasformazione utilizzati per "tradurre" in importo il montante contributivo maturato dai lavoratori che verranno collocati in quiescenza dal 1° gennaio 2021. Valori sono ancora in calo, secondo una linea discendente che va avanti ormai da un decennio. Si tratta della parte dei contributi maturata dopo il 1° gennaio 1996 (o il 1° gennaio 2012 per coloro che entro il 31 dicembre 1995 hanno maturato 18 anni di contribuzione): più il coefficiente è elevato e maggiore sarà l’assegno della pensione.

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La quinta revisione dei coefficienti è stata pubblicata in Gazzetta 147/2020: ad essere svantaggiati saranno coloro che andranno in pensione nei prossimi 2 anni rispetto a chi lascerà il lavoro alla fine del 2020. Rispetto al 2009, come sottolinea il sito specializzato Money, l'assegno annuo è calato del 12%. Di fronte a un taglio inesorabile, l'unica soluzione valutando le novità introdotte dalla riforma Fornero è restare nel mondo del lavoro il più lungo possibile per poter applicare il coefficiente di trasformazione più alto.