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Arriva la "bomba-pensioni" sulle nostre tasche: ecco chi rischia davvero la batosta della Fornero

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Le raccomandazioni che arrivano da Bruxelles fanno tremare e non poco il governo Draghi. Sostanzialmente, senza girarci a torno, l'Unione europea ha messo nel mirino nuovamente i conti dell'Italia. Il rapporto tra debito pubblico e Pil dell’Italia dovrebbe scendere al 143,5% nel 2024 e al 141,4% nel 2025 e, "sulla base dell’analisi della Commissione, i rischi per la sostenibilità del debito nel medio termine appaiono elevati", fanno sapere dall'Europa. Ma attenzione: Bruxelles infatti adesso ci chiede un intervento massiccio anche sul catasto, parallelamente a quello sul cuneo fiscale.

 

 

Per essere chiari: l'Ue vuole mettere più soldi nelle tasche di chi lavora, ma di fatto prima vuole tassare di più le proprietà immobiliari. Un giochino che potrebbe annullare un maggiore ossigeno nel portafoglio degli italiani in caso di riforma fiscale. Ma c'è un altro rischio, più silenzioso e ben più insidioso: il fronte previdenziale. Già nelle raccomandazioni della Commissione Ue per il Ricovery Fund era stato richiesta la piena applicazione della Fornero, ora tra le righe, nel riassetto dei conti chiesto da Bruxelles non troverebbe spazio una nuova riforma previdenziale capace di disinnescare l'uscita a 67 anni voluta dall'esecutivo Monti. Nel Def varato dal governo ad aprile non c'è una sola riga che parli di un nuovo sistema di uscita anticipata capace di sostituire Quota 102 che va a scadenza il prossimo 31 dicembre.

 

 

E il governo, a parte qualche bellicoso incontro con i sindacati, non ha proposto ancora una ricetta valida per affiancare alla Fornero un altro sistema di uscita. E così, in questo quadro, sta per maturare una sorta di "bomba pensioni" che pende sulla testa degli italiani. Senza un intervento deciso da parte dell'esecutivo, dall'1 gennaio 2023 torna a pieno regime la Fornero facendo saltare i piani di chi spera di poter lasciare il lavoro in anticipo. Matteo Salvini è stato molto chiaro: "Il nostro obiettivo, e non ci fermeremo finché non l’avremo raggiunto, è cancellare definitivamente la legge Fornero e arrivare a quota 41. Il 31 dicembre 2022 obiettivo della Lega è azzerare una volta per tutte la legge Fornero". Un avvertimento chiaro che potrebbe innescare un scontro durissimo nel governo già da questa estate. 

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