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Saldi, attenzione: pugno di ferro del governo, multe pesantissime

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Sconti? Ora più trasparenza. Applicando una direttiva dell’Unione Europea (la direttiva Omnibus 2019/2161), il governo ha stabilito che, in occasione dei saldi, i commercianti saranno tenuti a comunicare il prezzo più basso applicato in precedenza all’articolo scontato. Una sorta di direttiva "salva consumatori", che chiede al commerciante maggiore chiarezza nei confronti dei consumatori al momento dell'applicazione di uno sconto.

Insomma, addio sconti farlocchi. Con il Natale alle porte, sugli avvisi in cui verranno riportati i costi delle merci in saldo sarà necessario segnalare chiaramente il prezzo più basso attribuito al medesimo prodotto nell'ultimo mese e proprio su questo andrà calcolata la percentuale di scontistica che potrà essere così comunicata. L'obiettivo dell'esecutivo è quello di frenare il rialzo dei prezzi che a volte precede le campagna di saldi, le vendite promozionali o in qualche caso anche le liquidazioni. E per chi trasgredisce, le conseguenze saranno salate: sono previste ammende comprese tra i 516 e i 3.098 euro. 

 

 

La direttiva non si riferisce però solo agli sconti all'interno di negozi fisici. Oltre alle norme europee, infatti, esistono già una serie di norme a tutela dei consumatori che stabiliscono come gli sconti online devono essere presentati ai consumatori, e che coinvolgono diverse attività promozionali, dall’indicazione del prezzo nella scheda prodotto degli ecommerce, all’email marketing e all’advertising online. In sostanza viene rafforzato il divieto di false recensioni e definiti i criteri di personalizzazione dei prezzi e di presentazione degli sconti online. Inoltre, si prevede che ogni Stato adotti un quadro sanzionatorio tale da scoraggiare la violazione della normativa.

 

 

 

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