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Reddito, i soldi delle truffe? Ecco che fine fanno, beffa clamorosa

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Il reddito di cittadinanza? Oltre il danno la beffa: secondo i magistrati della Corte dei Conti, in alcuni casi può essere difficile recuperare dagli ex percettori i soldi delle truffe. Questo quanto emerge dall’ultima relazione sulla gestione dell’Inps per l’esercizio finanziario del 2021. "Dall’avvio della misura fino a settembre 2022 sono state revocate 213.593 prestazioni", hanno sottolineato le toghe contabili. Nel documento, però, non solo si segnalano gli ammanchi dovuti ai furbetti del Rdc, ma si chiarisce anche - come si legge sul Tempo - quanto possa essere complesso per lo Stato riavere indietro i soldi elargiti in precedenza.

 

 

 

A tal proposito, le toghe contabili hanno spiegato che "i recuperi delle prestazioni indebite vengono effettuati laddove possibile, tramite compensazioni su prestazioni previdenziali, assistenziali o di sostegno al reddito di uno dei componenti del nucleo interessato dalla revoca/decadenza, sulle eventuali successive erogazioni". Il problema, però, si presenta quando lo Stato non riesce a “rivalersi” sui familiari dell’ex percettore. A quel punto, come spiega il Tempo, la Corte dei Conti stabilisce che quel denaro non può tornare indietro. "Nei casi in cui la compensazione non fosse possibile, la procedura in questione si presenta particolarmente complessa dal momento che l’escussione del debito avviene nei confronti del richiedente e, in regresso, nei confronti di tutti i componenti maggiorenni del nucleo".

 

 

 

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