Il settimanale Moneta, in uscita oggi con Il Giornale, Libero e Il Tempo, dedica un approfondimento al cruciale momento di Stellantis. Marchi storici, un tempo simboli di stile e innovazione, oggi arrancano tra vendite fiacche e modelli a rilento. Tocca al nuovo ad Antonio Filosa l’arduo compito di ridare slancio a un settore che è anche una questione d’identità nazionale. Ma l’industria dell’auto non è l’unica a dover reinventarsi. Anche Aspi, Autostrade per l’Italia, con il neo-amministratore delegato Arrigo Giana dovrà elaborare un piano industriale senza toccare i pedaggi, nonostante l’impennata dei costi e gli investimenti richiesti per una rete sempre più strategica.
Lo sguardo del settimanale si allarga anche oltre i confini italiani, verso un’Europa che sembra rivedere i propri dogmi energetici. In Paesi simbolo della transizione green come Belgio e Danimarca, si torna a parlare di nucleare, rivalutandone benefici e sostenibilità. Un ritorno dell’atomo che non esclude l’Italia: sebbene non ci siano reattori attivi da oltre 35 anni, il Paese rappresenta la seconda industria europea del settore nucleare, con un valore che supera i 4 miliardi di euro. E le nuove tecnologie – come i reattori modulari – sono già oggetto di studio e sviluppo.