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Parla l'uomo salvato da Papa Francesco: "Era esorcismo, mi ha liberato dai demoni"

In un'intervista rilasciata a El Mundo Angelo V. rivela come sia stato posseduto all'età di 14 anni e come il Pontefice gli abbia restituito la vita

Marta Macchi
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Esorcismo si, esorcismo no. Alla fine a dire la verità ci pensa Angelo V., come rivela al quotidiano spagnolo El Mundo, l'uomo su cui Papa Francesco ha imposto le mani e recitato la santa preghiera. Il gesto del pontefice ha fatto il giro del mondo e ha acceso un ampio dibattito sulla veridicità dell'esorcismo. La storia - Angelo, messicano di Michoacan, ha 43 anni e due figli. Una famiglia come tante altre se non fosse che, ogni tanto, l'uomo cade in preda dei demoni che albergano in lui. Lui stesso racconta la sua storia: quattro spiriti maligni si sono impossessati del suo corpo all'età di 14 anni e lì sono rimasti. A niente è servito l'aiuto di 12 preti esorcisti, compreso padre Gabriele Amorth, che hanno tentato a più riprese di liberarlo dagli spiriti maligni. Il verdetto era stato: Angelo soffre di un caso di possessione diabolica insanabile. Poi l'incontro, quello con il Santo Padre, di settimana scorsa: le mani sulla nuca, le parole quasi sibillate mentre l'uomo si abbandonava inerme sulla sua sedia a rotelle. "Adesso sono salvo" - Adesso Angelo è tornato a camminare sulle sue gambe, sta bene e racconta come quella terribile possessione sia iniziata: "È stato nel 1999 ero su un autobus, di ritorno da Città del Messico. Ho sentito come una forza entrare nell'autobus. Non la vedevo, ma la percepivo. Si è avvicinata e si è fermata di fronte a me. A un tratto ho sentito come una pugnalata al petto, mi sentivo come se mi dovesse aprire le costole". Inizialmente Angelo credeva si trattasse di un attacco cardiaco ma la verità era ben diversa. Pian piano la sua salute è iniziata a peggiorare: cadeva improvvisamente in stato di trance e sentiva la pelle come bugata da mille aghi: "Mi dicevano che parlavo in altre lingue. Nessun medico riusciva a spiegarmi cosa mi succedeva. Ho fatto test, radiografie, analisi… Ma nessuno è mai riuscito a darmi una spiegazione". La negazione - La liberazione è avvenuta di fronte alle telecamere di tutto il mondo e ha scatenato non poche polemiche. Il Vaticano ha però negato l'esorcismo dichiarando che si trattava semplicemente di una preghiera. A raccontare l'altra versione è stato inizialmente Padre Juan Rivas, sacerdote messicano che ha accompagnato Angelo in piazza San Pietro: "Il Papa ha salutato Angelo, lui gli ha baciato l'anello e in quel momento è caduto in trance. Gli ho detto che questa persona aveva bisogno della sua benedizione, che aveva subito più di dieci esorcismi. Allora lui gli ha posto le mani sulla testa e a quel punto abbiamo sentito un rumore terribile, come il ruggito di un leone. Tutti quelli che si trovavano lì lo hanno udito perfettamente. Anche il Papa lo aveva sentito, così come gli uomini della sua scorta e una ragazza che era poco distante da noi. Angelo ha annuito lentamente, dicendo che la preghiera del Papa era stata molto buona".

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