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Il museo di Lady D chiude i battenti per sempre. I cimeli della principessa scomparsa cambieranno domicilio

Lady D

Ignote le ragioni della decisione definitiva. Cosa ci sarà dietro la scelta di Charles Spencer?

Eleonora Tesconi
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Non più solo una chiusura per le ferie estive. Il museo dedicato a Lady D, nella tenuta di Althorp, la splendida casa dove la principessa è sepolta, non riaprirà i battenti in autunno. Non più pellegrinaggi. E nemmeno lunghe file di turisti smaniosi di visitare il mausoleo della lady scomparsa nell'ormai lontano 1997. I suoi vestiti, le scarpe da ballo, il suo album delle foto d'infanzia, l'abito di nozze dal lungo strascico in pizzo e seta e il filmino del funerale saranno messi via e lasceranno le vecchie scuderie, in solititudine, lontano dalla folla. Chiudono i battenti - Non sono noti i motivi della chiusura definitiva. Alcuni pensano la decisione sia stata presa per metter fine al culto di Lady D. Forse, dietro la decisione del fratello della principessa, Charles Spencer, colui che aveva voluto fortemente l'apertura del mausoleo, ci potrebbe essere dell'altro. O magari la scelta dei nipoti, William e Harry, di far tornare a casa, a Kensington Palace, i ricordi della madre scomparsa. D'altronde il testamento della principessa Diana parla chiaro: i suoi beni sarebbero dovuti andare ai figli a partire dal giorno del trentesimo compleanno del più giovane, il 15 settembre 2014. Un anno in anticipo insomma.  La delusione - Quali siano le ragioni della chiusura del tanto amato museo, di certo ci sarà la delusione di tutti gli appassionati, che ad Althorp, l'estate prossima, potranno vedere solo una colonna bianca con un'urna neoclassica al centro, dove Lady D è stata sepolta, e il tempietto sulla riva del lago con incisa una delle sue frasi più famose: "Nulla mi dà più felicità che tentare di aiutare la gente più vulnerabile». Per alcuni sarà troppo poco ma di certo William e Harry chiedono che cali il silenzio sulla storia della loro mamma".

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