Donald Trump, raid in Siria con Francia e Gran Bretagna. Russia e Iran: ci saranno conseguenze
Donald Trump è passato ai fatti e con una operazione congiunta con Gran Bretagna e Francia ha ordinato un raid contro il regime siriano: "Poco fa ho ordinato alle forze armate statunitensi di lanciare attacchi in Siria" ha detto il presidente degli Stati Uniti. E ha annunciato "attacchi di precisioni" contro obiettivi in Siria collegati al programma di armi chimiche. Obiettivi mirati - Tre gli obiettivi colpiti nella notte e indicati dal capo degli Stati maggiori riuniti, il generale Joseph Dunford. In un briefing al Pentagono, Dunford ha parlato di un centro di ricerca a Damasco, un deposito di armi chimiche a ovest di Homs, e di un altro deposito e un centro di comando sempre nei pressi di Homs. Secondo quanto riferito da testimoni alla Cnn forti esplosioni sarebbero state udite a Damasco. Leggi anche: Pietro Senaldi: la scusa della Siria per un governo subito? I politici si rassegnino: l'Italia non conta nulla Prime vittime - Nel raid, almeno sei soldati americani sarebbero rimasti feriti. Lo ha detto una fonte militare siriana alla Dpa, secondo cui nell'attacco è stato distretto il deposito nell'area di Sheen. Secondo l'agenzia di stampa di Damasco Sana, nello stesso raid sarebbero rimasti feriti anche tre civili. Reazione russa - Nel suo discorso in tv Trump ha definito gli attacchi chimici a Douma attribuiti al regime "non le azioni di uomo, ma crimini di un mostro". Poi rivolgendosi a Mosca ha sottolineato: "La Russia deve decidere se continuare lungo questo sentiero buio". E la risposta del Cremlino non si è fatta attendere. L'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Anatov ha annunciato che l'attacco non resterà senza "conseguenze". "Insultare il presidente della Russia - ha rimarcato - è inaccettabile e inammissibile". "Tutta la responsabilità sta a Washington, Londra e Parigi - ha detto in una nota - Gli Stati Uniti, Paese che ha il più grande arsenale di armi chimiche, non ha il diritto morale di accusare altri Paesi". Reazione iraniana - Anche l'Iran ha avvertito che dopo i raid, che condanna "fortemente", ci saranno "conseguenze regionali". Secondo quanto si legge sul canale Telegram del portavoce del ministero degli Esteri di Teheran, "gli Stati Uniti e i loro alleati, senza alcuna prova e prima anche di una presa di posizione dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (Opac), hanno condotto questa operazione militare contro la Siria e sono responsabili delle conseguenze regionali di questa azione avventurista".