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Ponte Morandi, dopo la strage di Genova l'Europa bacchetta: la vergogna del commissario tedesco

Gino Coala
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Arriva la bacchettata di Bruxelles sul crollo del ponte Morandi di Genova e la morte di oltre 38 persone. Poche ore dopo il disastro, dal governo italiano erano partite le accuse contro le regole sui limiti nel bilancio statale imposte dalla Commissione europea per il rispetto del patto di stabilità che avrebbero frenato gli investimenti nelle infrastrutture e nella loro manutenzione. Leggi anche: Ponte Morandi, il bilancio dei danni dopo la tragedia: quanti milioni ci vogliono, subito Una polemica respinta dal commissario Ue al Bilancio, il tedesco Guenter Oettinger, che ha pensato bene di rimproverare gli italiani su come hanno gestito i fondi europei messi a loro disposizione. In un tweet in inglese, il commissario tedesco ha scritto: "È molto umano cercare qualcuno a cui dare la colpa quando succedono tragedie terribili come quella di Genova. Sarà molto importante capire cosa sia successo per evitare altri disastri di questo tipo. Confido che la autorità italiane prendano le misure necessarie". E non contento, il commissario Ue ricorda tutti i fondi elargiti all'Italia, ribadendo come negli ultimi sette anni Roma ha ricevuto in totale dall'ue 14,5 miliardi di euro per strade e treni: 2,5 dai fondi regionali, 12 miliardi da Eulnvest, ai quali si aggiunge il via libera di Bruxelles a fondi per 8,5 miliardi. Secondo il commissario tedesco, quindi, gli italiani hanno avuto tutto il necessario per mettere in sicurezza ponti e strade. Insomma un bel tentativo di scaricare ogni responsabilità.

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