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Silvia Romano, il terrificante dubbio del Corriere sul rapimento: "Se stanno trattando..."

Davide Locano
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Il 20 gennaio Silvia Romano sarà stata rapita da due mesi. Si parla della cooperante milanese scomparsa in Kenya: gli inquirenti chiedono di mantenere il massimo riserbo sul caso. Il silenzio, sottolinea il Corriere della Sera, è una strategia. Silenzio invocato dalle autorità italiana e che però, in Kenya, non viene rispettato: diversi annunci di svolte, che però non sono mai arrivate. Di certo c'è che le indagini, in Africa, sono state fatte coi piedi: basti pensare che soltanto 50 giorni dopo il rapimento le autorità locali hanno annunciato in pompa magna di avere messo il coprifuoco ad un'area di 40mila chilometri quadrati. Un'enormità in cui appare difficilissimo trovarla. Per certo, riporta il Corsera, esistono dei contatti con i rapitori. Tanto che sarebbero state ottenute le prove del fatto che Silvia sia ancora viva, in seguito alle quali Matteo Salvini ha dato l'ordine di non pagare alcun riscatto ai nostri servizi segreti. "Non si parla di riscatto", aveva tagliato corto il vicepremier leghista. E sul punto ragiona sempre il Corriere della Sera: "Nessun blitz. Niente soldi. Ma allora su che cosa indagano, se indagano? E che cosa trattano, se stanno trattando?". Dubbi inquietanti che, per ora, restano senza risposta. Leggi anche: Silvia Romano in trappola tra due fiumi?

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