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Emmanuel Macron, il richiamo della Corte dei Conti: "Francia, il debito preoccupa"

Caterina Spinelli
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Non è solo il governo italiano a dover far tornare i conti sul debito, anche la Francia sembra avere qualche difficoltà. A lanciare l'allarme è la Corte dei Conti francese, questa volta sulle finanze di Parigi. Il presidente Emmanuel Macron era stato già avvisato qualche settimana fa da Christine Lagarde, presidente del Fondo Monetario Internazionale. "Non esistono rischi immediati visto il basso livello di tassi d'interesse con cui Parigi opera sui mercati internazionali, ma l'alto livello del debito offre poca tranquillità" aveva ammonito. Ora - fa sapere Il Giornale - il rapporto annuale sui conti pubblici parla di "situazione preoccupante". Troppo deboli, secondo gli esperti economici, le iniziative prese da Parigi "per ridurre il deficit strutturale". Leggi anche: Macron sceglierà il successore di Mario Draghi alla Bce Le proteste dei gilet gialli non hanno giovato: i dibattiti infatti hanno portato ad un deragliamento della traiettoria del debito e ad un aumento del rapporto deficit-Pil che potrebbe arrivare al 3,1 nel 2019. La Francia, secondo i magistrati, intraprenderebbe così un percorso opposto rispetto agli altri Paesi dell'eurozona, in cui il debito si starebbe abbassando. E il trend negativo per la Corte dei Conti parigina, è destinato a durare, complice anche il taglio di 5 miliardi sulle imposte sul reddito promesso da Macron ai gilet jaunes. Non è ancora chiaro dove l'Eliseo troverà le coperture. Il presidente punta alla privatizzazione degli aeroporti di Roissy Charles-De-Gaulle e Orly, che porterebbe nelle casse dello Stato circa 7 miliardi di euro. Ma l'impresa non sarà delle più semplici dato che, a mettersi in mezzo, ci sono numerosi partiti: da quello di Marine Le Pen, ai repubblicani, fino ai socialisti, che accusano Macron di voler "svendere i gioielli di famiglia".

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