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Coronavirus, in Cina il contagio si aggrava. Il premier alla Ue: "Favorite approvvigionamento di farmaci"

Giulio Bucchi
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Il premier cinese Li Keqiang ha chiesto alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen di aiutare e favorire gli approvvigionamenti di forniture mediche più urgenti dai Paesi membri Ue attraverso i canali business. È il risultato di una telefonata intercorsa, secondo i media cinesi, tra i due leader, nel mezzo degli sforzi di Pechino contro l'epidemia del nuovo Coronavirus di Wuhan che ha causato finora 259 morti. Leggi anche: "Cosa non mi torna sul numero di contagi". Forchielli, italiano che vive in Cina La richiesta di Pechino conferma lo stato di grande emergenza che si sta vivendo nel Paese, anche se alcuni segnali sono pesitivi. Sono ad esempio 243 i pazienti dimessi dagli ospedali in Cina dopo aver sconfitto l'infezione, secondo quanto riferisce la National Health Commission cinese. Ieri hanno lasciato le strutture sanitarie circa 72 persone. I pazienti sono considerati "guariti" e possono essere dimessi dopo che si sono alleviati i sintomi, la temperatura corporea è a un valore normale per almeno 3 giorni e il test di laboratorio per il nuovo Coronavirus ha dato risultato negativo per due volte. I numeri dell'epidemia continuano però a crescere. Le autorità sanitarie cinesi riportano un totale di 11.791 casi accertati.

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