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Vaticano, il cardinale Charles Bo contro la Cina: "Il regime del Partito comunista responsabile del coronavirus" 

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In Vaticano c'è chi, sulla questione coronavirus, non si fa molti problemi a puntare il dito contro la Cina. È Charles Bo, arcivescovo di Yangon, in Birmania: "Il regime del Partito comunista cinese è il primo responsabile" della pandemia da coronavirus. "Ciò che ha fatto - riferisce ad Asianews - e ciò che non ha fatto sta producendo danni alle vite in tutto il mondo e il popolo cinese è la prima vittima", come è anche "prima vittima di questo regime repressivo".

 

 

Ma l'invettiva non finisce qui, perché il cardinale parla anche del ritardo con cui Pechino ha diffuso l'allarme: "Se la Cina - prosegue - avesse agito in modo responsabile una, due o tre settimane prima, il numero dei contagiati dal virus sarebbe stato minore rispettivamente del 66 per cento, dell’86 e del 95". D'altronde ormai è cosa nota: il presidente Xi Jinping sapeva dell'epidemia dal 7 gennaio, ma ha taciuto fino al 23. Bo per l'appunto definisce "criminale negligenza e repressione" del regime comunista cinese. In sostanza, per l'arcivescovo, "una minaccia per il mondo intero".

 

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