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Coronavirus, nuovo focolaio a Pechino: 50 infetti al wet market, la sconcertante causa del contagio

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Torna la paura del coronavirus in Cina. Si ripresenta proprio in un mercato ma questa volta non si tratta di Wuhan, ma della capitale Pechino. Oltre 50 persone sono risultate positive al Covid-19: sono passati più di 50 giorni dall'ultimo caso locale nella città che ospita più di 20 milioni di persone. Il mercato, in questo caso è quello di Xinfadi, il più grande per i generi alimentari, e distante solo 3 chilometri dal sito turistico Tempio del Paradiso.

 

 

 

 

La scoperta dei nuovi contagi ha portato le autorità locali a mettere in lockdown 11 quartieri. Secondo le prime ricostruzioni, i funzionari di Pechino hanno dichiarato che 45 lavoratori del mercato sono risultati positivi, sebbene asintomatici. A questi si aggiungerebbero a sette altri contagi, tra cui sei persone che erano state o avevano lavorato al mercato. Alcuni ispettori hanno prelevato 1.901 campioni di carne, superfici, pattumiere, maniglie e altri oggetti a Xinfadi: 40 sono risultati positivi. All'origine potrebbe esserci un tagliere usato per vendere salmone importato, elemento che, secondo la stampa locale, ha indotto alcune grandi catene di distribuzione alimentare a eliminare il prodotto dai loro scaffali. L'attenzione si è concentrata proprio su questo mercato dopo le segnalazioni dei primi tre casi di giovedì e venerdì. Si tratta di una dura battuta d'arresto per la capitale cinese che stava tornando alla normalità. Infatti, al momento sono state sospese le riaperture di alcune scuole, previste per lunedì, e cancellati gli eventi sportivi.I

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