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Afghanistan, la denuncia dell'attivista: "I talebani vogliono uccidermi, controllano se sono su Whatsapp"

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"Sono vicini, a due passi da dove mi nascondo e stanno cercando casa per casa. Ho paura": a parlare è una attivista afghana che sta disperatamente tentando di lasciare l'Emirato islamico proclamato dai talebani. L'eroina, di cui non è possibile scrivere il nome, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Giornale, mandando anche una foto nella quale si vede un gruppo di armati pronto a rastrellare la zona. Ma come mai cercano proprio lei? "Sono impegnata in un'associazione che si batte per i diritti delle donne e per proteggerle da ogni forma di violenza", ha raccontato la donna.

 

 

 

L'attivista ha rivelato di essere "depressa, senza speranza e confusa": "Non so cosa mi accadrà tra poche ore. Devo nascondermi perché sanno che sono ancora in Afghanistan. Controllano se risulto connessa su whatsapp. Non posso spegnerlo altrimenti rimango tagliata fuori dal mondo e da chi mi vuole aiutare". L'eroina, poi, ha detto di non credere alle parole moderate pronunciate dai talebani ieri in conferenza stampa: "Hanno appena ucciso una donna a Kandahar perché era da sola e sono gli stessi che continuano ad appoggiare Al Qaida. Se rispettano le donne, perché entrano nelle case con una lista nera di attiviste che si battono per i diritti femminili? Sono bravi ad avere imparato come presentarsi in pubblico con la faccia buona, ma ne hanno due o tre diverse".

 

 

 

La donna ha spiegato di essere terrorizzata dai nuovi "padroni" del Paese: "I talebani sono diventati più forti. Abbandonare l'Afghanistan è stato un crimine. Quelli che hanno collaborato con le truppe occidentali rischiano la testa. Si vive nell'incertezza, senza sapere cosa ti capiterà tra un'ora". E ancora: "Hanno perquisito casa mia cercandomi come fossi una criminale. Per sei ore hanno preso in ostaggio un parente per scoprire dove mi trovassi. Dicono che i talebani sono cambiati, ma non è vero". Infine ha lanciato un appello: "Aiutatemi a mettermi in salvo. Non voglio soldi, solo protezione, aiuto per lasciare il paese. I talebani possono arrivare da un momento all'altro alla mia porta. Se verrò uccisa sarà una grande vergogna per tutti".

 

 

 

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