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Sinead, dopo il Covid la depressione e il suicidio: morta impiccata a 21 anni, la più straziante delle tragedie

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Prima il Covid, poi la depressione, tenuta nascosta. Infine il suicidio. Un caso sconvolgente, quello di Sinead Bowles, 21 anni, trovata impiccata nella sua casa di famiglia a Hanley, nel Regno Unito. I genitori la hanno trovata, morta suicida, giorni dopo che aveva preso il Covid. Sul caso è stata aperta un'inchiesta. Sinead, il giorno prima di uccidersi, aveva inviato un messaggio a un'amic: "Vorrei sinceramente poter andare a dormire e non svegliarmi".

 

Stava studiando per la laurea in Giustizia penale  e gestione del reato, ha anche lasciato biglietti di addio ai suoi genitori. Dopo la tragedia, la madre e il padre hanno affermato che la 21enne non mostrava alcun segno di depressione di disagio psichico. E ancora, Andy e Anita Bowles hanno spiegato che Sinead studiava molto. Ma giorni prima della sua morte, la ragazza aveva contratto il Covid dopo essere uscita con gli amici. E il padre, Andy, ha spiegato: "Penso che i suoi sentimenti si siano manifestati rapidamente. Sentiva di avere il Covid e si è rinchiusa. Come molti genitori che si trovano in questa posizione, il denominatore comune è che non ti aspetti mai che tuo figlio agisca in quel modo", ha sottolineato.

 

La ragazza aveva appena finito il suo secondo anno alla Staffordshire University e ambiva ad andare a Cambridge, epr un master. Il suo sogno iniziale era quello di voler fare l'avvocato, per poi decidere di volersi dedicare agli ex carcerati, per aiutarli. "Sinead era andata a visitare le carceri in tutto il Regno Unito. Era naturale nel parlare con le persone", ha rivelato la madre. E ancora: "È stata una luce splendente nelle nostre vite ed è stata amata teneramente dalla sua famiglia e da molti amici". Poi però il Covid. La depressione. E la morte.

 

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