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India, "è morto". Ma dopo una notte in cella frigorifera... così davanti ai parenti, il caso sconvolge il mondo

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Un episodio di cronaca che ricorda i migliori o peggiori film horror è accaduto in India. Un uomo dichiarato morto dopo un incidente stradale, ma è stato poi trovato vivo dopo aver trascorso una notte in una cella frigorifera dell'obitorio di un ospedale. E' accaduto al  45enne, Srikesh Kuma che è stato scoperto ancora in vita dalla polizia e dai parenti, presenti in obitorio per avviare le procedure amministrative per l'autopsia.

 

 

 

Kumar era stato ricoverato in medicina d'urgenza presso una clinica privata dopo essere stato investito da una moto a Moradabad,  a est di New Delhi. Dichiarato morto da un medico al suo arrivo nella struttura, è stato trasportato in un ospedale pubblico per l'autopsia. Da lì si entra poi nel mistero o nel magico mondo dell'immaginazione. Forse più semplicemente nella sciatteria di chi lavora nell'ospedale indiano.

 

 

"Il medico lo ha esaminato e, non riscontrando alcun segno di vita, ne ha constatato il decesso", ha detto il direttore sanitario dell'ospedale Rajendra Kumar. Il cadavere è stato quindi messo in una cella frigorifera in attesa dei familiari, che sono arrivati sei ore dopo. "Quando la polizia e i parenti sono giunti per disporre i documenti in merito all'autopsia, hanno scoperto che era ancora vivo", ha proseguito. Il giovane è in coma. "Si tratta di un miracolo", ha aggiunto il direttore sanitario come nel più classico dei colpi di scena al cinema. Ma forse era soltanto un modo per scagionarsi. Infatti sulla vicenda è stata aperta un'inchiesta.

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