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Boris Johnson, raptus e lacrime della giornalista ucraina: "Lei ha paura?", un video atroce

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La giornalista ucraina si rivolge al premier britannico Boris Johnson, in conferenza stampa a Varsavia. Tra rabbia e lacrime Daria Kaleniuk, attacca: "Il popolo ucraino sta disperatamente chiedendo all'Occidente di proteggere i nostri cieli. Lei non viene a Leopoli perché ha paura, sono i bambini ucraini che vengono colpiti". E ancora: "La Nato non è disposta a difendere l'Ucraina perché ha paura della terza guerra mondiale ma è già iniziata e sono i bambini ucraini a subirne le conseguenze". "Vedo i miei familiari piangere perché non sanno dove scappare". Quindi la sua voce si rompe, piange.

 

 

Boris Johnson - che era rimasto in silenzio per tutto l'intervento della giornalista - è visibilmente colpito dalle sue parole ma ripete che una no-fly zone sopra i cieli ucraini "non è in agenda". E sottolinea che non è nell'agenda della Nato "in quanto potrebbe comportare l'abbattimento di aerei russi".

 

"È molto, molto importante capire che la Nato è una alleanza difensiva: questo è un momento in cui errori di calcolo e incomprensioni sono fin troppo possibili". Quindi, spiega Johnson: "Quando si tratta di una no-fly zone nei cieli sopra l'Ucraina, dobbiamo accettare la realtà che implica l'abbattimento di aerei russi, di combattimenti. Questo è un passo molto, molto grande che semplicemente non è nell'agenda di nessun Paese Nato". 

 

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