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Russia, manifesta da solo contro la guerra: fa una fine orribile, l'orrore del regime di Putin

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Il coraggio di un uomo e la brutalità del regime russo. Questa l'estrema sintesi del video che potete vedere qui in calce, immagini che arrivano dalla città di Kursk e proposte a L'aria che tira, il programma del La7 che estende la sua programmazione al sabato per seguire le evoluzioni della guerra in Ucraina.

 

Ecco che il ragazzo, da solo e al gelo, scende in piazza e manifesta contro l'invasione ordinata da Vladimir Putin. In mano regge un cartello che recita, semplicemente, "no alla guerra". Atto coraggioso, che però comporta un prezzo da pagare. Dopo pochi secondi infatti l'uomo viene aggredito: il cartello gli viene strappato, giù con gli insulti e il probabile arresto.

 

Già, in Russia è dittatura di fatto. Poche ore fa, Putin ha fatto approvare (nessun voto contrario) una legge che comporta fino a 15 anni di carcere per chi diffonde "fake-news" sulla guerra in Ucraina. Una legge per uccidere il dissenso: a decidere cos'è una fake-news, infatti, è il Cremlino. La legge approvata dalla Duma ha spinto Rai e Mediaset a sospendere tutti i servizi dalla Russia e a ritirare tutti i giornalisti che operavano nel Paese.

 

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