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Ucraina, Luigi Bisignani e il Mossad: "L'arma segreta di Zelensky", un piano israeliano per ammazzare Vladimir Putin?

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Il punto sulla guerra in Ucraina, con un immaginifico discorso tra politici e personalità del recente passato, lo fa Luigi Bisignani nel suo consueto intervento del sabato su Il Tempo. L'uomo che sussurrava ai potenti, all'indomani della visita del premier israeliano Naftali Bennett a Mosca per un incontro con Vladimir Putin, sembra quasi evocare, o lasciar intendere, che questa sporca guerra la possa chiudere il Mossad. Magari uccidendo lo zar...

 

 

"Caro direttore, in Paradiso è appena terminata la messa celebrata da San Kuncewycz, patrono dell’Ucraina e San Wojtyla. Togliendosi la mitria e la casula, con aria sconsolata Giovanni Paolo II, davanti ai fedeli, tra i quali Kohl, Andreotti e Cossiga, commenta: I comunisti, a differenza di quello che pensa il mio caro successore Bergoglio, restano sempre comunisti e lo dico io che li ho "visti da vicino", come direbbe lei, presidente Andreotti", esordisce Bisignani, che attribuisce al Pontefice la prima battuta dell'immaginifico discorso.

 

 

Dunque, nell'interpretazione di Bisignani, ecco la risposta di Giulio Andreotti: "Però una cosa buona il regime sovietico, pur non volendo, la fece. Con le deportazioni staliniane, i cattolici apparvero dove prima quasi non esistevano creando dei luoghi di resistenza. Quella resistenza allargata ad altre religioni che alla fine ridicolizzerà Mosca". Ma a quel punto, per dirla con le parole dell'uomo che sussurra ai potenti, "irrompere Cossiga", che a sua volta afferma: "Caro Giulio, la carta segreta del giovane Zelensky non sono gli Usa, come pensate tutti, ma Israele, che vuol dire anche il Mossad e tutto l’apparato finanziario in giro per il mondo. Esperti di media e tecnici tlc che gli permettono di essere costantemente on line". E ancora, Andreotti: "Putin invece è chiuso nei suoi palazzi dorati, dove si è messo a scrivere il suo folle "De bello putiniano". Dunque, ancora Andreotti: Israele, pur con qualche cautela, sta sostenendo fortemente Zelensky, che aveva inizialmente chiesto a Gerusalemme di ospitare i negoziati con la Russia. D’altra parte, il nucleo più intimo del Deep State israeliano conta oggi moltissimi ebrei ashkenaziti ucraini", conclude l'ex premier nella libera e fantasiosa reinterpretazione di Bisignani. Sì, ma fantasiosa quanto?

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