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Denis Kireyev, il negoziatore ucraino ucciso? L'ipotesi della battaglia tra 007: cosa c'è dietro alla sua morte

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In Ucraina è diventato un caso la morte di Denis Kireyev, 45 anni. Ex vicedirettore di un gruppo bancario ucraino e poi entrato nei servizi segreti di Kiev. Il 28 febbraio l'uomo ha partecipato al round di negoziati in Bielorussia dove lo si riconosce seduto al tavolo dove si confrontano le due delegazioni. Un documento importante visto che sabato 5 marzo ne è stata annunciata la morte. Una morte violenta.

 

 

Secondo alcune indiscrezioni Kireyev sarebbe stato ucciso dai suoi colleghi che cercavano di arrestarlo, avevano infatti scoperto che faceva il doppio gioco e quindi un traditore da punire rapidamente. Ma dal ministero della Difesa ucraina lo definiscono un eroe, "caduto insieme ad altri due funzionari durante un'operazione. Sono morti difendendo l'Ucraina, il loro gesto avvicina la vittoria", è la replica ministeriale. Ma prima dell'invasione russa erano uscite informazioni "sull'infiltrazione russa negli apparati di Kiev, difesa inclusa, resa possibile da un piano organizzato da un alto ufficiale collegato al Cremlino. Una connivenza nota quasi scontata. Ora la tragica fine di Kireev potrebbe entrare nella battaglia tra 007", rivela il Corriere della Sera.

 

 

 

La Russia potrebbe creare delle fake news, per instillare dubbi nel campo avversario in una fase critica. Fonti di intelligence sostengono che i servizi di Kiev hanno neutralizzato un piano russo per creare la Repubblica popolare dell'Ucraina. L'obiettivo era quello di creare dei sabotaggi e degli omicidi mirati per poi occupare edifici pubblici per creare e seminare caos. Questo scenario combacia con un rapporto dell'istituto britannico Fusi. Nel frattempo dalla Bielorussia arrivano notizie sulle dimissioni del viceministro della Difesa Viktor Gulevich, "un gesto di protesta perché contrario ad un intervento diretto dell'esercito in territorio ucraino", scrive sempre il Corriere. Ma anche qui sono sono arrivate le smentite.

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