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Oligarchi russi, la proposta indecente: "Venite qui a fare affari", chi umilia l'Occidente

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Gli oligarchi russi sono i benvenuti in Turchia e possono continuare a fare affari tranquillamente. Lo ha ribadito Mevlut Cavusoglu, ministro degli Esteri: “Non partecipiamo alle sanzioni. Applichiamo solo quelle decise dalle Nazioni Unite. I cittadini russi possono assolutamente visitare il nostro Paese”. L’occasione per tale dichiarazione è stata offerta dal Forum di Doha, in Qatar, a margine del quale il ministro turco ha ricevuto domande sul megayacht di proprietà di Roman Abramovich che ha trovato un “porto sicuro” nel sud-ovest della Turchia.

 

 

Quest’ultima ha legami stretti sia con la Russia che con l’Ucraina: per questo motivo non ha aderito alle sanzioni occidentali contro gli oligarchi ma allo stesso tempo si è posta come Paese mediatore per porre fine all’invasione. Al ministro è stato fatto notare che in diversi Paesi sono state sequestrate le imbarcazioni appartenenti ai ricchi russi descritti come vicini a Vladimir Putin: “Se intendi che gli oligarchi possano continuare a fare affari in Turchia, valuteremo se si tratta di affari che sono conformi alla legge e al diritto internazionale”.

 

 

“Nel nostro Paese - ha ribadito il ministro Cavusoglu - permettiamo che si possa fare tutto ciò che è legale e nulla di illegale. La mia risposta è molto chiara. Ma se è una situazione contraria al diritto internazionale, è un’altra cosa. Dobbiamo presentare una soluzione che permetta a entrambe le parti di trovare un’uscita onorevole, così da convincere le rispettive opinioni pubbliche e tutti in generale”.

 

 

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