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Ucraina, il drone che ha costretto Putin alla ritirata: "Micro-bombe", ecco la strage di tank russi

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Una colonna di migliaia di carri armati russi, scesa dalla Bielorussia, è stata costretta a fermarsi a circa 60 km da Kiev. Gli invasori non hanno potuto assalire la capitale. Il motivo? Stando al giornale britannico The Guardian, l'esercito di Volodymyr Zelensky avrebbe compiuto una piccola impresa: a fermare i russi sono stati un commando di trenta membri delle forze speciali a bordo dei quad e una squadra di piloti di droni amatoriali che nel frattempo sganciavano micro bombe contro gli invasori.

 

 

 

Sul Guardian si legge che i piloti dell'Aerorozvidka sono stati fondamentali in questo tipo di operazione. Di chi si tratta? E' una organizzazione nata nel luglio 2020 con lo scopo di assistere le forze di difesa ucraine. Si autofinanzia con il crowfunding e ha un solo obiettivo: raccogliere i piloti di droni civili per poi servirsi di loro in battaglia. I loro velivoli, capaci di trasportare micro bombe da circa 1,5 Kg, sono in grado di sferrare dei colpi micidiali. Proprio quelli che hanno fermato i russi.

 

 

 

Il comandante dell'unità d'assalto, Yaroslav Honchar, ha raccontato che l'imboscata è avvenuta vicino alla città di Ivankiv. I russi, in quell'occasione, hanno avuto anche poco spazio di manovra perché incredibilmente avevano scelto una strada troppo stretta per mezzi così grossi come i carri armati. Senza contare che poi la strada era circondata da foreste, luoghi dove spesso possono nascondersi delle "sorprese". E così i soldati ucraini, dotati di visori notturni, fucili di precisione e bombe con comando a distanza sono riusciti ad attaccare di notte. Le informazioni raccolte dal quotidiano inglese non sono state verificate, ma sono state confermate da funzionari della difesa degli Stati Uniti, che controlla le zone di guerra attraverso i propri satelliti spia.

 

 

 

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